Geox, un semestre con luci e ombre. Calano le perdite

Il fatturato da gennaio a giugno scende del 4,7% a 305 milioni. Il nuovo amministratore delegato Di Giovanni: «Concentrati su efficienza e profittabilità»

Riccardo Sandre

Una semestrale con luci ed ombre quella del 2025 per Geox, il colosso della moda e della calzatura che da Montebelluna ha conquistato il mondo con la sua “scarpa che respira”.

Un’azienda che aveva subìto più di altre i colpi pesanti del Covid 19 ma che ora, pure a seguito di un cambio al vertice dell’azienda annunciato solo qualche giorno fa, prosegue un percorso di riequilibrio del rapporto tra costi e fatturato, i cui frutti iniziano a registrarsi nei dati di bilancio senza tuttavia soddisfare pienamente gli investitori.

A guardare i numeri Geox chiude il primo semestre del 2025 con una flessione contenuta del proprio fatturato: un -4,7% che porta le vendite a quota 305,3 milioni di euro. Una cifra non lontana dai circa 320 milioni di euro della semestrale 2024 pure considerando gli effetti della chiusura delle filiali in Usa e in Cna.

Secondo l’azienda l’impatto di queste chiusure è valutabile in poco meno 9 milioni di euro e la stima della flessione del fatturato complessivo, al netto di questa riduzione delle vendite, si attesterebbe a circa un -1,9%.

Qualche buona notizia arriva dalla riduzione dei costi: questi, nel primo semestre 2025, si attestano a quota 155,7 milioni di euro, in riduzione di 13,8 milioni di euro rispetto ai 169,5 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente (tenendo costo però di costi non ricorrenti pari a euro 1,7 milioni). Anche l’incidenza sui ricavi migliora e raggiunge il 51% contro il precedente 52,9%.

Tutto ciò a seguito di un’attività di razionalizzazione che si è focalizzata sulla distribuzione e sulla promozione ma anche e soprattutto sui costi generali e amministrativi che hanno visto una sforbiciata pari a ben 10,7 milioni di euro portando questa voce di bilancio a quota 127,7 milioni di euro. In conseguenza di tutto ciò il risultato operativo lordo rettificato (ebitda adjusted) si attesta a 34,2 milioni (11,2% sul fatturato) rispetto ai 29,1 milioni del primo semestre 2024 (9,1% sul fatturato). E tuttavia lo sforzo fino ad ora compiuto non è risultato ancora sufficiente per riportare in utile la società di Montebelluna.

Geox ha registrato anche in questa semestrale una perdita, questa volta di 3,1 milioni di euro, che comunque risulta significativamente ridotta rispetto agli oltre 15,4 milioni di euro dei primi sei mesi del 2024. E se sul piano degli oneri finanziari si registra una riduzione significativa rispetto al primo semestre 2024, gli obiettivi del nuovo Ceo di Geox sono quelli di accelerare con un piano di razionalizzazione ed efficienza in grado di riequilibrare i conti della società. Così si è espresso nella conference call agli azionisti di ieri sera Francesco Di Giovanni, che già da inizio anno collaborava con Geox come Senior Advisor e che da pochissimi giorni è diventato amministratore delegato della società al posto di Enrico Mistron.

«Abbiamo lavorato e stiamo lavorando anche ora» ha detto Di Giovanni «a un migliore un bilanciamento delle performance finanziarie dell’azienda grazie a un pacchetto di interventi significativi. E se gli effetti di alcune di queste decisioni si vedono solo in parte in questa semestrale ciò è dovuto al fatto che alcune sono state prese proprio nel corso di questo periodo. Ad ogni modo il cammino che abbiamo intrapreso è quello di una semplificazione dei processi e di una riduzione dei costi a tutti i livelli aziendali così da tornare ad una congrua profittabilità». Per quanto riguarda le previsioni per la fine dell’esercizio in corso, un panorama internazionale incerto e le sue ricadute sull’approccio all’acquisto dei consumatori sono alcuni dei fattori che fanno credere all’azienda di chiudere il 2025 con una flessione dei ricavi nell’ambito del mid-single digit (circa il 4-7%) ma di confermare le stime di marginalità operativa rettificata già indicate per il 2025.

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