Geox, i ricavi 2020 scendono a 534,9 milioni: al via piano di chiusura di 110 punti vendita

TREVISO. Geox archivia il 2020, secondo i dati preliminari, con ricavi in calo a 534,9 milioni di euro (-33,6% a cambi correnti, -33,0% a cambi costanti) come conseguenza delle chiusure temporanee per la pandemia e della razionalizzazione distributiva attuata dal gruppo.
Russia e Cina evidenziano, nel quarto trimestre, segnali di ripresa con vendite comparabili positive. Il canale online diretto continua la crescita sostenuta: +41% (+44% nel quarto trimestre dell'anno). La posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2020 (ante Ifrs 16) è negativa per 99,8 milioni di euro (+6,5 milioni al 31 dicembre 2019).
Nella seduta il Consiglio di Amministrazione ha inoltre approvato la revisione del perimetro dei negozi del Gruppo propedeutica alla rimodulazione della rete con lo scenario attuale e prospettico ed in linea con quanto già implementato nel corso dell’ultimo anno.
Geox ritiene che i negozi diretti abbiano, oggi ed in futuro, un ruolo strategico per l’immagine ed il posizionamento del Brand e per la relazione e fidelizzazione del rapporto con il consumatore finale. Tale ruolo tuttavia sta cambiando profondamente. I negozi da semplici punti finali del processo di vendita devono divenire delle show-room, dei veri e propri hub territoriali con una ampia gamma di servizi grazie ad una perfetta integrazione con il canale digitale e ad una struttura logistica fluida ed omnicanale.
Alcuni negozi stanno quindi perdendo importanza e diventando marginali sia in alcuni centri storici che in centri commerciali. Sulla base di questa evoluzione del mercato, indotta anche dal peso crescente delle vendite on-line e delle mutate abitudini d’acquisto dei consumatori, Geox porterà avanti una ulteriore ottimizzazione distributiva nei prossimi 3 anni basata sulle seguenti azioni: uscita (a scadenza, quindi senza alcun pagamento di penali) da circa 110 negozi alla fine del loro ciclo di vita, piccoli e meno profittevoli, che non hanno le caratteristiche per assumere la rilevanza strategica precedentemente descritta.
Azioni incisive di razionalizzazione in Canada, in Giappone, nel Regno Unito ed in Germania nei casi in cui i valori degli affitti non siano più ritenuti congrui rispetto alle attuali condizioni di mercato.
Apertura di circa 20 negozi più grandi ed in locations strategiche e restyling dei negozi a maggiore potenziale. A tutto ciò si affiancherà un processo di ulteriore investimento, trasformazione e crescita digitale del Gruppo. Afferma la nota.
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