Dalla Bei 50 milioni alla trentina Gpi a sostegno dell’innovazione in sanità
L’operazione è stata strutturata con il supporto di Banca Finint in qualità di arranger. La multinazionale di Trento ha chiuso il 2024 a 510 milioni di ricavi e 105 milioni di Ebitda

La Bei, banca europea per gli investimenti, e il Gruppo Gpi, società leader nelle soluzioni software e nei servizi a supporto della trasformazione digitale della sanità, quotata sul mercato Euronext Milan Tech Leaders, hanno sottoscritto un accordo di finanziamento da 50 milioni di euro a sostegno dell’innovazione delle soluzioni software e della robotica del Gruppo.
L’operazione, strutturata con il supporto di Banca Finint in qualità di arranger, rappresenta il primo finanziamento della Bei a favore di Gpi e mira a sostenere gli investimenti del piano industriale della multinazionale italiana per il periodo 2025-2028.
Con sede a Trento, Gpi opera dal 1988 per supportare i sistemi sanitari con le competenze e gli strumenti innovativi utili a migliorare i processi di prevenzione e cura, attraverso l’impiego di software e tecnologie di punta e servizi all’avanguardia. La strategia del Gruppo è orientata a rispondere a una sanità in continua trasformazione e ad espandersi sui mercati internazionali. L’impegno costante di oltre 7.600 collaboratori si è tradotto nel 2024 in 510 milioni di ricavi, 105 milioni di Ebitda e più di 9.000 clienti distribuiti in 70 Paesi.
Le risorse messe a disposizione della Bei contribuiranno a sostenere investimenti sull’intero portafoglio d'offerta delle soluzioni software in ambito sanitario. Il finanziamento consentirà di accelerare in particolare l’evoluzione di Gpi4Med, la piattaforma di soluzioni software integrata di Gpi sulla quale si focalizza la crescita a livello globale e che copre aree ad alta complessità quali il Blood & SoHo (donazione e trasfusione di sangue e altre sostanze di origine umana), la Diagnostica (laboratorio di analisi, anatomia patologica, imaging) e il Critical Care (anestesia, terapia intensiva e sala operatoria).
Il piano di investimenti comprende, ma in misura minore, anche aggiornamenti dei sistemi automatizzati per la gestione e la tracciabilità dei farmaci destinati alle strutture ospedaliere.
Gli investimenti principali verranno realizzati negli stabilimenti di Gpi in Italia e, in minor parte, in Francia. La linea di credito della Bei offre una struttura finanziaria flessibile e a lungo termine, ideata per accompagnare l’implementazione graduale degli investimenti in coerenza con il piano industriale di Gpi.
«Questo finanziamento – ha dichiarato Gelsomina Vigliotti, vicepresidente della banca euripea per gli investimenti - conferma l’impegno della Bei a sostenere l’innovazione tecnologica e il ruolo sempre più strategico della digital health, soprattutto in un contesto segnato dall’aumento dei costi sanitari e dall’invecchiamento della popolazione».
«Questo finanziamento ci sostiene su un fronte di crescita decisamente importante, quello dell'innovazione delle nostre soluzioni, in un contesto di mercato in cui è necessario dare risposte concrete alle nuove domande di salute – ha commentato Fausto Manzana, amministratore delegato di Gpi –. Siamo particolarmente soddisfatti che un istituto di credito prestigioso come la Bei riconosca il ruolo strategico di Gpi nel contesto della sanità e il valore degli investimenti che abbiamo progettato a supporto del nostro piano industriale 2025-2029».
«Siamo orgogliosi di aver supportato questa operazione di finanziamento che rappresenta un esempio concreto di come la finanza europea possa favorire l’innovazione del tessuto industriale e di un settore fondamentale come quello sanitario in Italia – ha aggiunto Alberto Nobili, head of investment banking corporate di Banca Finint –. Lavorando al fianco di soggetti d’eccellenza come Gpi, rafforziamo la nostra già consolidata presenza in Trentino-Alto Adige, territorio sul quale da anni Banca Finint è radicata ed investe. La collaborazione con Bei conferma il ruolo di Banca Finint come partner di riferimento per operazioni di alto valore aggiunto come questa, capaci di unire solidità finanziaria ed avere un impatto sociale positivo».
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