Attiva a mezzo miliardo cavalcando l’onda Apple: «Più efficienza con l’AI»
A Brendola uno dei principali hub della distribuzione in Italia. L’Ad Rossi: «Analisi predittive per prevedere la domanda»

«L’intelligenza artificiale ha avuto un impatto significativo nell’implementazione delle nostre strategie di business, per prevedere la domanda e interpretare il comportamento del consumatore. Grazie all’analisi predittiva infatti sarà possibile prendere decisioni rapide e proattive, aumentando l’efficienza, la soddisfazione del cliente e una nostra maggiore competitività nel mercato».
Giorgio Rossi guida la vicentina Attiva, azienda di Brendola, oggi uno dei principali hub nel mercato distributivo dell’elettronica di consumo e dell’information technology in Italia.
L’azienda è stata fondata nel 1996 dai fratelli Giulio e Ruggero Boraso, che hanno saputo cogliere le potenzialità dell’allora emergente mercato del mondo It e della consumer electronics. Legandosi fin dall’inizio ad Apple, di cui hanno intuito le potenzialità. Poi sono arrivati molti altri marchi, tra cui Go Pro, Shark Ninja (piccoli elettrodomestici) e XGimi (prodotti per intrattenimento). E il piccolo centro di logistica vicentino si è trasformato negli anni, anche attraverso acquisizioni di altri distributori.
L’azienda si posiziona oggi come uno dei punti di riferimento del mercato in Italia, con oltre 3 mila clienti, oltre 50 brand distribuiti di differenti categorie merceologiche, e con la gestione di oltre 6 mila referenze con mille ordini evasi al giorno (il 75% degli ordini entro le 24 ore e il 90% entro le 48 ore). Impiega 80 professionisti, per il 43% donne. «Abbiamo chiuso lo scorso anno fiscale con un fatturato di quasi 500 milioni di euro - dichiara il ceo di Attiva, Giorgio Rossi -. Le leve che ci hanno permesso di crescere sono state in primo luogo l’attenzione quasi maniacale per l’approntamento e l’efficientamento dei processi, oltre che l’esser riusciti a dimostrare la portata della nostra affidabilità. Abbiamo così ottenuto la fiducia dei resellers con i brand che distribuiamo e con quelli nuovi che via via approcciamo».
Il business di Attiva per il 2024 chiude con una conferma dei ricavi ed un miglioramento del margine operativo lordo, mentre nel 2025 è prevista una crescita. Sono diversi i trend chiave verso cui si stanno orientando le scelte dei consumatori. Si cercano sempre di più esperienze su misura, personalizzate, che rispondano alle preferenze individuali. «I clienti vogliono sentirsi unici e apprezzati dalle aziende produttrici e poter co-creare gli oggetti che fanno parte del loro quotidiano - aggiunge Rossi -. Anche l’interconnettività sta diventando un plus nelle scelte di acquisto: il consumatore vuole poter controllare da remoto i suoi dispositivi, vuole poterli indossare per monitorare parametri vitali e attività fisica e automatizzare gesti quotidiani come la gestione della spesa. Il tutto senza compromettere la sicurezza domestica e la privacy personale».
Sul tema della sostenibilità, i consumatori sempre più premiano brand che adottano pratiche ecologiche. «Per primi abbiamo adottato politiche coerenti con una costante riduzione dell’impatto ambientale della nostra attività, ed altrettanto i brand distribuiti - conclude l’amministratore delegato di Attiva -. Per questo motivo facciamo un intenso scouting a livello internazionale per cercare di soddisfare le preferenze del consumatore intercettando quelle realtà che possono soddisfare maggiormente queste esigenze».
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