Banca Ifis: crediti, ai minimi il tasso di deterioramento

A fronte di una congiuntura economica complicata, con la prospettiva di recessione che diventa ogni giorno più concreta, si tratta di un dato tutt’altro che scontato. Alla fine di quest’anno, il tasso di deterioramento del credito arriverà all’1,2%, il minimo storico dal 2006, prima cioè che scoppiasse la bolla dei mutui subprime che ha generato una recessione a livello globale. È quanto emerso durante l’edizione 2023 dell’Npl Meeting organizzato da Banca Ifis a Cernobbio, sul lago di Como.
Questo non significa che si può abbassare la guardia, anche considerato che il deterioramento del credito segue di qualche trimestre le dinamiche del Pil, ma intanto va accolto positivamente il fatto che le banche del nostro Paese hanno continuato a fare pulizia di bilancio anche al di là dei requisiti minimi richiesti dalle autorità comunitarie. Tra il 2015 e il 2022, gli istituti di credito hanno migliorato la qualità dei propri attivi cedendo 352 miliardi di euro di crediti deteriorati, anche se questo ha comportato in molti casi la necessità di ricapitalizzare.
Si è venuto a creare un mercato di domanda e offerta, con operatori specializzati interessati a investire in questo asset. Nel medesimo periodo, l’industria italiana del credito deteriorato ha contribuito alla riduzione di quasi 55 miliardi di euro dello stock di Npe (da 361 miliardi di euro del 2015 a 306 miliardi di euro del 2022). Di pari passo si è assottigliato il divario in termini di rischio tra il Nord e il Mezzogiorno. «L'andamento della insolvenza dei piccoli e medi debitori che ha fatto esplodere il mercato degli Npl tra il 2008 e il 2015 è il ritratto di una profonda crisi sociale, alla quale una banca come Ifis non può che rispondere con spirito di missione sociale», ha sottolineato Ernesto Fürstenberg Fassio, presidente dell’istituto mestrino. «È chiaro che un debito non risolto rischia, sempre, di provocare un effetto domino. Per cui, al di là dell'impegno sociale, c'è sempre un effetto di sistema che un circuito virtuoso preserva».
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