Acque termali, si cambia: le concessioni minerarie delle Terme Euganee non saranno più perenni

La Regione Veneto ha istituito il bando con il quale intende rinnovare e riassegnare le concessioni per poter emungere l’acqua termale dal sottosuolo attraverso i pozzi termali
ABANO TERME (Padova). Ha dello storico il prossimo rinnovo delle concessioni minerarie per l’erogazione delle acque termali alle Terme Euganee. Stop alle concessioni perenni e assegnazioni per 21 anni per tutti.
La Regione Veneto ha istituito il bando con il quale intende rinnovare e riassegnare le concessioni per poter emungere l’acqua termale dal sottosuolo attraverso i pozzi termali.
 
Sono una trentina le concessioni che dovranno essere rinnovate nei 10 comuni padovani che hanno pozzi termali. Le città ovviamente più interessate sono Abano e Montegrotto. «Si tratta di un bando previsto dopo che la legge regionale 40 del 1989 ha fissato non solo che le concessioni potevano avere una durata di 21 anni, ma anche che non potevano più esserci concessioni perpetue», spiega Aldo Roghel della Gestione Unica.
 
«In quella legge si era stabilito che ci sarebbe stata una scadenza per quelle perenni dopo 30 anni. Ecco quindi che l’anno scorso sono scadute tutte le concessioni perpetue, che ora vanno rinnovate per 21 anni».
 
Tra le concessioni perenni figurano quelle storiche. Ad Abano ci sono: Monteortone e Fonte della Regina, la prima in assoluto, Giacon, Montirone, Hotel Trieste & Victoria, Vena d’Oro, Meggiorato, Nuove Terme, Al Piccolo Trieste, Al Massaggio, Pezzato, Due Torri Morosini, Molino, Flora, Via Pozzetto, Salus, President, Soj I, Soj II. A Montegrotto figurano invece: Terme Preistoriche, Terme di Montegrotto, Cimitero, Centro o Antiche Terme, Pozzi Sgaravatti, Mezzavia Prebenda, Mezzavia Pestoni, Terme Miramonti, Imperial I, Imperial II. 
 
«Chi si aggiudica la concessione ha il vantaggio di essere il titolare della concessione, che in quasi tutti i casi è presente all’interno della propria proprietà», prosegue Roghel. «Chi vorrà emungere l’acqua termale dovrà stipulare un accordo con i proprietari della concessione. Il tutto avviene ovviamente sotto la lente d’ingrandimento della Regione Veneto, che fa da garante che tutti possano attingere acqua per le proprie attività termali e che chi acquisisce la concessione ne abbia i diritti». Le domande dovranno essere presentate entro 30 giorni dalla pubblicazione nel Bur della Regione, quindi da ieri. Le nuove concessioni partiranno dal primo gennaio 2021 e dureranno quindi fino al 31 dicembre 2042.

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