Sport e parità di genere, Cappelletti a Sport Business Forum

Federica Cappelletti il 6 giugno all’incontro «Sport e parità di genere». La presidente del femminile parlerà dell’evoluzione del calcio in serie A

Lucia Anselmi
Federica Cappelletti presidente della Divisione Serie A Femminile professionistica
Federica Cappelletti presidente della Divisione Serie A Femminile professionistica

Federica Cappelletti sarà una delle protagoniste della seconda edizione di Sport Business Forum. La presidente della Divisione Serie A Femminile professionistica parteciperà venerdì 6 giugno dalle 15 nella Sala Zanardelli di Palazzo dei Rettori a Belluno all’incontro “Sport e parità di genere” per raccontare la sua esperienza alla guida dell’organo federale e cosa significa essere una donna al vertice nel mondo dello sport.

Insieme a lei interverranno Patrizia Panico, allenatrice ed ex giocatrice ad aver collezionato più presenze e gol con la maglia della Nazionale, e Alice Pignagnoli, calciatrice e dirigente sportiva.

Con l’ingresso, a partire dalla prossima stagione, di un nuovo format per la massima serie, che prevede il passaggio da dieci a dodici squadre, e l’uscita del primo album Panini interamente dedicato alle calciatrici il movimento femminile compie un altro storico passo in avanti verso un futuro in costante evoluzione.

Cosa significa essere la presidente della Divisione Serie A Femminile ?

«Significa avere una responsabilità grande per guidare un movimento in grande espansione ma ancora con tanti ostacoli da superare. Significa avere visione, idee, lungimiranza e coraggio per traghettare questo sport al femminile verso traguardi sempre più ambiziosi. Io ho accettato la sfida due anni fa, ci ho messo la faccia e mi sono data obiettivi, molti raggiunti altri da raggiungere».

Quanto è importante avere sempre più donne tra le figure apicali all'interno del mondo dello sport?

«È strategico avere le donne per arrivare ad una giusta parità di genere, per la nostra determinazione nel raggiungere gli obiettivi, per la volontà di fare bene e di dimostrare un carattere e delle capacità prima soffocate da una mentalità troppo a senso unico. Significa avere un punto di vista differente e stimolante. Significa avere nuova narrazione e nuovi contenuti».

L’esultanza delle Azzurre insieme al ct Andrea Soncin dopo aver centrato la qualificazione a Euro2025 battendo la Finlandia
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Dal primo Album Panini al nuovo format del campionato, come sta cambiando il calcio femminile in Italia?

«L’album ha scardinato una supremazia di ben 64 anni, dando dignità e visibilità a un movimento in piena rivoluzione. Quell’album è il risultato dei sacrifici e delle lotte di tante calciatrici e il simbolo della consacrazione delle donne in questo sport».

Cosa prevede dal prossimo campionato in termini non solo agonistici, ma anche di visibilità e risonanza?

«Come Divisione stiamo portando avanti molti progetti per dare sempre più visibilità e risonanza al nostro campionato, alle competizioni, al calcio femminile di vertice che è motore, insieme alla Nazionale maggiore, di tutto il movimento».

Ci stiamo avvicinando a Euro 2025 cosa si aspetta dalle Azzurre e che spinta può dare la competizione al movimento?

«Mi aspetto un ottimo risultato, ci sono le carte in regola per fare molto bene. Certamente sarebbe una spinta ulteriore al calcio femminile e al lavoro di tutti».

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