Quattro squadre di basket LBA tra Veneto e Fvg: i loro presidenti a Sport Business Forum: «Focus sugli impianti»
L’importanza di costituire solidi settori giovanili, ma anche il nodo delle infrastrutture al centro del contronto a Treviso tra Casarin, Contento, Oedone e Matiasic. E nella prossima stagione sarà un tripudio di derby

Ambizioni per il futuro, infrastrutture e un occhio di riguardo al settore giovanile: queste le tematiche principali affrontati dai presidenti delle 4 squadre di basket nordestine iscritte al campionato LBA ospiti della tavola rotonda di Sport Business Forum giovedì 5 giugno alla Loggia dei cavalieri di Treviso.
Con la promozione dell'APU, infatti, il numero di club del Nordest è salito di una unità (senza contare l'Aquila Basket Trento) dimostrando come le realtà sportive del territorio siano veri propri esempi d'eccellenza.
"Vogliamo essere competitivi a ogni partita - dice il presidente di Pallacanestro Trieste Paul Matiasic che guarda al basket italiano con una visione statunitense puntando sul binomio sport ed entertainment - La passione italiana è qualcosa di intraducibile negli States ed è un motore propulsivo eccezionale. Noi puntiamo sul senso di comunità, sulla capacità di aggregazione, ma occorrono molti supporti, dalla situazione finanziaria alla gestione degli impianti. Il PalaRubini ha appena venticinque anni ma andrebbe migliorato per risultare sempre appetibile".
"Vorrei avere gli stessi problemi dei miei colleghi Matiasic e Contento - ha scherzato Alessandro Pedone, numero uno dell'APU neopromossa - Mi piace sottolineare la percentuale di riempimento del PalaCarnera che tocca il 98%, con circa metà del pubblico femminile. Ma per prima squadra e soprattutto settore giovanile servono tante strutture che oggi non ci sono o che sono inadeguate. Il prossimo obiettivo è quello".
Tra Matteo Contento e Federico Casarin, rispettivamente presidenti di Universo Treviso e Reyer Venezia, la partita è anche politica. Se la società lagunare supporta l'operato del presidente uscente LBA Umberto Gandini ("Ha lavorato bene, ha ampliato le piattaforme per il pubblico", ha spiegato Casarin), il club trevigiano propone il nominativo di Maurizio Gherardini come alternativa.
Entrambi però non si sottraggono alla questione delle infrastrutture: "Aspettiamo il nuovo palasport di Tessera - ha detto Casarin - Intanto continuiamo a lavorare. Non dimentico che quest'anno le nostre prime squadre sono passate da due a tre, visto che a fianco della maschile e della femminile abbiamo introdotto la formazione di Basket Unificato. Tutto ciò ha una ripercussione positiva sul territorio".
Giocando metaforicamente in casa, Contento non ha potuto che concordare sul ruolo sociale: "Lo sport è un aggregatore e uno strumento educativo. Avere strutture adeguate in cui praticarlo è fondamentale per poter confermare i progetti esistenti. In passato siamo stati costretti a rifiutare delle iscrizioni al settore giovanile per mancanza di palestre. Ecco perché chiedo ai Comuni di aiutarci, in forza proprio di quel ruolo speciale che le società sportive giocano su un territorio vasto, industrializzato e appassionato quale il Nordest".
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