Gemona, Sport Business Forum a tinte bianconere: «Il segreto del miracolo Udinese? Continuare a innovare»

Il direttore generale Collavino anticipa alcuni dei temi della serata di venerdì 19 settembre dedicata al club friulano: a raccontarne la storia saranno anche il patron Gianpaolo Pozzo e gli ex calciatori Paolo Poggi e Nestor Sensini. Incontri gratuiti, ultimi posti liberi prenotandosi sul sito dell’evento

Cristian Rigo
Il patron bianconero Gianpaolo Pozzo e il direttore generale Franco Collavino
Il patron bianconero Gianpaolo Pozzo e il direttore generale Franco Collavino

 

Quando si parla di sport in Friuli la mente, prima o poi, corre subito ai colori bianconeri dell’Udinese che, con i suoi trionfi, ha contribuito a far conoscere il territorio come, se non più, di quanto siano riuscite a fare le campagne promozionali turistiche. Perché è sotto l’arco dello stadio Friuli che sono cresciuti campioni del calibro di Bierhoff, Amoroso o il Nino maravilla Sanchez.

E con i campioni la piccola Udinese è cresciuta fino a conquistare il prestigioso palcoscenico dell’Europa, un risultato storico che non è rimasto isolato, ma ha trovato continuità tanto da fare dei bianconeri una delle squadre più longeve in serie A, che quest’anno li vedrà protagonisti per la 31ª volta consecutiva. Un vero e proprio miracolo sportivo se pensiamo al bacino di utenza di una città con poco meno di 100 mila abitanti.

Gli ex calciatori bianconeri Paolo Poggi e Nestor Sensini
Gli ex calciatori bianconeri Paolo Poggi e Nestor Sensini

Ecco perché in occasione della tappa dello Sport Business Forum 2025, che si terrà a Gemona del Friuli venerdì 19 e sabato 20 settembre non poteva mancare una serata dedicata all’Udinese. L’appuntamento è per venerdì 19 settembre, alle 21, al Cinema teatro sociale di via XX settembre.

A raccontare “La storia dell’Udinese calcio tra successi e glorie” saranno il patron Gianpaolo Pozzo, il direttore generale Franco Collavino e gli ex bianconeri Paolo Poggi e Nestor Sensini intervistati dal giornalista del Messaggero Veneto, Massimo Meroi. «Sarà molto bello poter ripercorrere questi quasi 40 anni di gestione della famiglia Pozzo con il paron - anticipa il direttore Collavino -. In questi decenni memorabili l’Udinese si confermata una delle realtà più solide del panorama calcistico nazionale e non solo».



Paolo Poggi è stato uno dei protagonisti della prima qualificazione europea segnando tra l’altro la prima rete del 3-0 con il quale l’Udinese di Zaccheroni, trascinata dal tridente composto anche da Bierhoff, Amoroso sbancò Roma all’ultima giornata per poi arrendersi l’anno successivo (era il 1997) all’Ajax nell’epica sfida che tutti i sostenitori bianconeri ricordano. Ma, accanto ai risultati sportivi, l’Udinese ha fatto scuola anche nei conti. «Abbiamo sempre avuto i bilanci in ordine - sottolinea con orgoglio Collavino - poiché la sostenibilità è sempre stato per noi un valore imprescindibile».

Non solo dal punto di vista economico. «Siamo molto attenti all’ambiente e con i nostri partner abbiamo sviluppato progetti all’avanguardia», come per esempio la copertura del tetto con i pannelli fotovoltaici realizzata da Bluenergy.

E non è finita qui. «Penso che il segreto sia legato alla capacità della famiglia Pozzo di essere sempre innovativa - continua il direttore bianconero - per esempio nello sviluppo dello stadio di proprietà che molte società ancora non sono riuscite a realizzare o l’attività di scouting che ha fatto scuola e si è evoluta consentendoci di scoprire molti campioni».

Per il presente e il futuro Collavino, se deve fare un nome, punta su Idrissa Gueye, talento senegalese classe 2006 prelevato dal Metz superando la concorrenza di molti club della Premier league.

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