Formazione, valore sociale e traino economico: a Gemona va in scena la forza dello sport
L’evento Sport Business Forum promosso dal gruppo Nem il 19 e 20 settembre. Nell’articolo il link per iscriversi gratuitamente agli eventi

Voce allo sport e al suo “potere”, in tutte le declinazioni possibili: sta per alzarsi il sipario sulla tappa gemonese di Sport Business Forum, l’evento promosso dal gruppo Nord Est Multimedia per testimoniare il valore umano, formativo, sociale ed economico delle discipline sportive, attraverso tavole rotonde, interviste, testimonianze di ospiti eccellenti.
Da venerdì 19a sabato 20 settembre Gemona, città che la durissima prova del terremoto del ’76 ha reso simbolo nazionale della capacità di risollevarsi e ripartire – proprio come sono chiamati a fare gli atleti dopo una sconfitta o un infortunio –, si presenterà come “capitale” di una narrazione a tema carica di spunti di riflessione.
Ad aprire la manifestazione sarà – venerdì, dalle 17 alle 19, nell’ex chiesa di San Michele – il confronto “A tu per tu con storie di sport, cadute e riscatto” : moderati da Paolo Mosanghini, vicedirettore dei quotidiani del Gruppo Nem con delega al Messaggero Veneto, interverranno Manuela Di Centa, campionessa olimpica di sci di fondo e membro onorario del Comitato Olimpico Interazionale, Marco Gasparini, presidente di PrimaCassa – Credito Cooperativo Fvg, Teresa Angela Grandis, fondatrice di art4sport Onlus, Andrea Tarlao, campione olimpico di paraciclismo e ambassador di Obiettivo3, e Paolo Urbani, già sindaco della città ospitante e ideatore di Sportland, nonché project manager delle tappe friulane del Giro d’Italia.
E uno dei contributi più intensi – per il significato sociale e civico rivestito da un’esperienza unica in Italia – si annuncia quello della presidente di art4sport, madre della campionessa paralimpica Bebe Vio: «L’avventura dell’associazione – racconta Grandis – è partita 16 anni fa, quando la malattia di mia figlia ci ha spalancato un mondo sconosciuto. Nel momento in cui abbiamo scoperto che lo Stato non fornisce protesi sportive a chi è stato colpito dalla perdita di un arto ci siamo subito attivati per Bebe e per tutti i ragazzi con amputazione: l’associazione fornisce loro gli ausili che li aiutano a fare sport, cambiandoli nel tempo, seguendo le fasi della crescita».
«Al momento seguiamo 49 giovani, dal nord al sud Italia: è un gruppo affiatatissimo, una grande famiglia che si impegna, in primis, sul fronte dell’inclusione. Il nostro obiettivo non è avere iscritti che arrivino in alto, per traguardi agonistici (anche se gli esempi in tal senso non mancano, e sono tutte storie che meriterebbero di essere raccontate), ma che pratichino sport, che escano di casa, che stiano insieme ai coetanei e ad altre persone».
Sul supporto che possono offrire allo sport gli istituti di credito porrà invece l’accento il presidente di PrimaCassa, sponsor dell’evento: «Ci impegniamo – anticipa Gasparini – a sostenere le associazioni sportive, a cominciare da quelle che operano nel campo delle discipline inclusive. Negli anni scorsi abbiamo dato vita, in regione, alla realtà del Baskin, che oggi in Friuli Venezia Giulia conta ben 17 squadre; stiamo inoltre gettando le basi a un progetto di calcio a 5 inclusivo: sarà la prima esperienza del genere in Italia».
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