La riscossa delle vedove in un’associazione: «Vogliamo tutele»

Nella sola provincia di Venezia ci sono 54 mila le vedove, il dato più alto del Veneto. Nel primo convegno nazionale di “Una buona idea” svoltosi a Mestre hanno sottolineato: «Trattamento fiscale ed economico iniquo per noi» e hanno chiesto un intervento normativo da parte del Parlamento

Mitia Chiarin
Sabrina Sagace e Manola Tegon, la prima è presidente do “La Buona Idea”, la seconda è tra le fondatrici
Sabrina Sagace e Manola Tegon, la prima è presidente do “La Buona Idea”, la seconda è tra le fondatrici

Della loro condizione non si parla. Sono le vedove - in buona parte –, e anche i vedovi, genitori spesso di minori. Convivono con storie di lutti familiari per malattie, incidenti, femminicidi.

Un’associazione per far fonte comune

«Le famiglie vedove sono purtroppo considerate dallo Stato come una non famiglia. Una volta cioè che muore il genitore, ciò che ne rimane è solo un gruppo di persone non più legate da rapporti familiari: il genitore che lavora diventa per lo Stato un single arricchito e il figlio non è più figlio, ma un minore percettore di reddito. Lo Stato riserva così a questi soggetti “deboli” un trattamento economico e fiscale iniquo e distorto per il solo fatto di aver perso un familiare», denuncia da tempo l’associazione “ Una buona idea”, nata per rappresentarli tutti.

Il convegno dell'associazione svoltosi a Mestre
Il convegno dell'associazione svoltosi a Mestre

Da figli a percettori di reddito

Alla scomparsa di un genitore, la pensione di reversibilità viene suddivisa in parte alla madre e in parte a i figli. Ciò significa che i minori orfani diventano per il fisco percettori di reddito, e se tale reddito supera la soglia fissata per legge di 2.840 euro, non possono più essere considerati a carico del genitore superstite, il quale perde esenzioni e benefici. Ogni bambino deve presentare la sua certificazione unica. E se non si conoscono le norme fiscali, capita che il genitore superstite si veda recapitare la richiesta dell’Inps di  restituire migliaia di euro.

 Quante sono le vedove

  Da Mestre le famiglie vedove sabato 21 giugno hanno alzato la testa, chiedendo al Parlamento nuove norme e tutele. Quante sono? Dati certi sui vedovi con figli non ci sono. Ma sappiamo che Venezia, ad esempio, è la provincia veneta con il maggior numero di vedove, poco più di 54 mila (dato del 2023), ovvero il 6,5 per cento della popolazione. I vedovi sono quasi 12 mila.

In Veneto si contano 286.539 donne vedove e 60.500 vedovi. Nel solo comune di Venezia le vedove sono poco più di 18 mila e i vedovi quasi 4 mila. Molti di loro sono anche genitori. Se ne è parlato sabato a Mestre, al museo M9, al convegno “ Famiglie Vedove e Orfani: giustizia, welfare, sfide normative e sociali”.

Storie di donne

Le tre socie fondatrici Domi Russo, Chiara Pedron e la mestrina Manola Tegon hanno raccontato le loro personali vicende. È stata data voce agli orfani. La presidente, Sabrina Sagace, ha delineato con chiarezza il quadro normativo attuale, evidenziando le gravi storture fiscali, tributarie e sociali che oggi penalizzano chi vive questa condizione.

Una fotografia lucida e necessaria. Alcuni esempi: la pensione è concessa solo se vi sono almeno 15 anni di contributi del defunto. I minori che diventano intestatari di Certificazione Unica sono equiparati a lavoratori. Il reddito della pensione indiretta pari al 60 % si cumula agli altri redditi del genitore superstite, con aliquote Irpef più alte e decurtazioni di aiuti. Per non parlare delle difficoltà di conciliare lavoro e cura dei figli. Tanti gli interventi: la psicologa Federica Sandi, vice presidente dell’Ordine degli Psicologi del Veneto, ha sottolineato il peso emotivo e psicologico della perdita e l’assenza di un adeguato sostegno istituzionale. L’avvocata
 Enrica De Lazzari, presidente della Camera Minorile Veneziana, ha ribadito l’importanza di costruire risposte dal territorio con le famiglie. Il presidente del Veneto Luca Zaia ha inviato un messaggio. L’onorevole Pd Girelli si è impegnato pubblicamente a promuovere un intervento normativo in Parlamento. Il consigliere comunale fucsia Matteo Senno ha promesso nuovi convegni in città.

Qualcosa, insomma, finalmente si muove.

Il Widows’ Day

Le Nazioni Unite nel 2011 hanno istituito l’International Widows’ Day allo scopo di sensibilizzare l'opinione pubblica globale sulla condizione delle vedove, e dei vedovi, nel mondo. Nonostante ci siano più di 258 milioni di vedove nel mondo, la loro condizione è poco nota.

In Italia si stima (dati Istat del 2003) le famiglie in cui un genitore è morto con figli sono circa 189.000 nel nostro paese. Quelle con almeno un figlio minore circa 95.000.

Sito e vademecum

L’associazione “Una buona Idea” è nata nel 2020 per «riportare giustizia, eguaglianza fiscale e dignità alle famiglie vedove e ai figli orfani». Ha un sito , (https://www.unabuonaidea.org), una pagina Facebook e ha prodotto anche un primo vademecum per aiutare le famiglie alle prese, dopo il lutto, con il fisco, le norme tributarie e i servizi dello Stato italiano. Raccoglie anche segnalazioni, quesiti. Quello svoltosi a Mestre è il primo convegno nazionale.

 

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