Regole bellunesi, è l’ora del cambiamento: per la prima volta ci sarà la parità di genere
Il caso a Vodo di Cadore. Votato all’unanimità il nuovo statuto: previsto l’ingresso anche delle donne sposate con chi non è residente,ma proprietarie di immobili

La parità di genere nelle Regole bellunesi è diventata realtà. Almeno nelle Regole di Vodo di Cadore: l’altra sera, infatti, è stato votato all’unanimità il cambio di statuto, che prevede la possibilità alle donne sposate con non regolieri ma proprietarie di immobili in paese, di entrare nelle Regole.
Un passo in avanti importante che la stessa vice presidente della Magnifica Regola Grande dei Monti di Vodo, Eleonora Talamini, definisce «una decisione di uguaglianza e rispetto per le donne. Siamo soddisfatti del risultato ottenuto all’unanimità».
Due sono le Regole a Vodo: la Magnifica e la Regola staccata ed entrambe hanno votato all’unanimità questo cambio di passo.
Il percorso non è stato semplice e sono serviti diversi mesi per riuscire a limare il nuovo documento. «C’era bisogno di una revisione», sottolinea Andrea Talamini, componente del comitato di amministrazione della Regola Staccata e tra i referenti della stesura del nuovo statuto.
I due comitati delle Regole hanno proposto alle rispettive assemblee di estendere la trasmissione dei diritti dei regolieri anche in linea materna, prevedendo che “ogni famiglia non regoliera che discenda in linea materna da antenata di famiglia regoliera e abbia proprietà immobiliari a Vodo, entro 12 mesi dall’entrata in vigore del nuovo statuto dovrà presentare istanza di iscrizione all’anagrafe della Regola”.
«È doveroso nel 2025», prosegue Talamini, «riconoscere la parità dei diritti tra uomini e donne all’interno delle Regole anche per ovviare al problema di ricambio generazionale che inizia a farsi evidente in questi istituti millenari».
Cosa cambierà
Fino a ieri i figli di papà regolieri potevano esserlo a loro volta. Anche alle donne era permesso finché non si sposavano: in quel caso decadeva il diritto. Con la modifica, invece, anche le donne sposate con forestieri potranno trasmettere la discendenza ai figli, se questi manterranno il casato materno. «Nello statuto, inoltre», sottolinea la vice presidente Talamini, «si prevede che, anche se non si è residenti a Vodo, ma si è discendenti di regolieri di Vodo e si hanno immobili qui, si potrà entrare a far parte dell’istituto».
Il percorso
La bozza del nuovo statuto è stato presentato oltre un anno fa a tutti i regolieri che, in diverse assemblee svoltesi settimanalmente per un mese e mezzo, lo hanno limato, modificato secondo quanto deciso dalla maggioranza.
«La discussione è sempre stata pacata e senza mai andare fuori dalle righe», evidenzia ancora Eleonora Talamini, «e questa non è cosa scontata».
Poi il testo è stato sottoposto a una verifica legale e alla fine è stato inviato a tutti i regolieri che venerdì si sono trovati nella sede della Regola e lo hanno votato all’unanimità. «Non c’è stato alcun contrario, tutti hanno votato questa modifica di cui siamo molto orgogliosi», prosegue Andrea Talamini.
«È un successo per le Regole e per tutte le donne», aggiunge Eleonora Talamini, che evidenzia: «Partirà proprio da Vodo di Cadore questo cambiamento. Noi faremo da apripista: non era più possibile non adeguarsi alle norme sia statali che europee. Sarebbe stato brutto che ci si fosse adeguati perché ci è stato imposto da un pronunciamento della Cassazione come avvenuto tempo fa per la Regola di Casamazzagno».
Le altre modifiche
Lo statuto è stato rivisitato: si è passati da 53 a 31 articoli. Tra i punti modificati anche alcuni relativi all’aggiornamento delle procedure di indizione delle assemblee tramite il web. Si è provveduto ad ampliare anche i criteri di partecipazione attiva alla vita delle Regole. «C’è stato un ritorno al passato», sottolinea Andrea Talamini, «perché è stata reintrodotta l’obbligatorietà a partecipare alla vita amministrativa tramite sorteggio. La commissione continuerà a essere composta da cinque membri di cui quattro eletti con voto segreto per cinque anni, ma il quinto sarà indicato con sorteggio e rimarrà in carica per un anno, così tutti parteciperanno alla vita delle Regole».
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