
Perché serve un “Cambio di passo”: il laboratorio Nem che racconta le nuove prospettive, al femminile
“Cambio di passo” è un progetto del gruppo Nord Est multimedia che ha come obiettivo principe contribuire attivamente a raccontare e affrontare temi femminili con continuità, profondità e sguardo nuovo
Cambiare passo per raddrizzare una rotta e, se necessario, invertirla. Come? Guardando da una prospettiva diversa: quella femminile.
Così poliedrica, analitica, sensibile, volitiva. Una storia, come un esempio da cui trarre forza. Il racconto di un successo, come stimolo ad agire. Il confronto e il dibattito, come occasione di dialogo per accrescere consapevolezza. Ma anche un laboratorio permanente su temi che, nella narrazione giornalistica, emergono forti solo in occasione di date che ci stanno certamente a cuore, 8 marzo, 25 novembre, ma che non possono eclissarsi in 24 ore.
E ancora un osservatorio privilegiato in cui raccontare l’essere donna oggi, scevro da stereotipi con una grande attenzione al linguaggio.
La voce delle donne ci interessa ogni giorno, anzi, vogliamo ascoltare le voci delle donne.
L’obiettivo, ambizioso, è nel nome stesso del progetto “Cambio di passo”. Analizzare, capire, far cambiare ciò che non va.
“Cambio di passo” è un progetto che ha come obiettivo principe contribuire attivamente a raccontare e affrontare temi femminili con continuità, profondità e sguardo nuovo. Cronaca, economia, inchieste, indagini e sondaggi in cui chiederemo alle nostre lettrici e ai nostri lettori di dire la loro. Non è un progetto per sole donne.
Una prima collaborazione con l’Università di Padova si è concretizzata in un sondaggio che ci ha permesso di evidenziare la reale sensibilità su queste tematiche. Ci siamo occupate di gender balance, declinato sul lavoro. Avete risposto in tantissimi. Cosa è emerso? Che anche nel laborioso e progredito Nordest sono le donne che ancora pagano il prezzo più alto, che devono incastrarsi nel part-time, rinunciare al lavoro, alle aspirazioni di carriera per la famiglia. L’analisi dell’Università però ha fatto emergere che qualche responsabilità culturale è anche femminile. Ecco la nuova prospettiva: capire il perché, non solo dire “è così”.
Per fare questo stiamo costruendo un gruppo di lavoro allargato, sia all’interno delle redazioni che al di fuori, coinvolgendo professionalità che accrescano questo progetto.
Su Ilnordest.it è stato creato un dossier per raccogliere questi contenuti identificando un “luogo” che possa diventare riferimento. Vi racconteremo anche storie di donne, senza stereotipi. È il nostro contributo ad accrescere consapevolezza.
Un laboratorio a cui affidare pensieri, dubbi, certezze e riflessioni e in cui ritrovare idee e spunti per nuove visioni. Uno spazio di dialogo aperto a chiunque voglia fornire un contributo valido e costruttivo. In un momento storico in cui violenza verbale, fisica, psicologica imperversano nel mondo reale e in quello virtuale è tempo di questo “cambio di passo”, forte e serio.
Non un moto di rivendicazione, ma piuttosto una presa di coscienza generale del valore femminile nella sua forza, ma anche nelle sue fragilità. Un laboratorio per costruire consapevolezza nel rispetto dell’essere donna in tutti gli ambiti: dal lavoro, alla salute, alla vita privata, a quella pubblica.
I fatti di cronaca ci pongono quotidianamente davanti alla questione di genere in cui la parità non deve essere uguaglianza, ma valorizzazione - e rispetto - della diversità.
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