«Voglio cambiare le leggi per difendere gli animali»: Martina Pluda tra le 100 donne di successo secondo Forbes

Dal 2020, la 36enne triestina dirige l’organizzazione animalista Humane World for Animals: «Non tutto ciò che è definito legale può dirsi moralmente sostenibile»

Nicole Cherbancich
La triestina Martina Pluda
La triestina Martina Pluda

In grado di unire talento, determinazione e capacità di leadership, oltre a favorire il progresso del Paese. Sono le caratteristiche delle 100 donne di successo del 2025 selezionate da Forbes Italia, tra le quali compare anche la triestina Martina Pluda, la prima donna a capo di un’organizzazione animalista in Italia a rientrare nella classifica.

Pluda, classe 1989, nasce a Milano da madre triestina e padre milanese, ma a 5 anni si trasferisce a Trieste, che per lei rappresenta il luogo degli affetti e delle amicizie. La passione per gli animali, successivamente tramutatasi in un punto cardine della sua professione, si concretizzerà con gli studi e la laurea magistrale in Giurisprudenza, e con una triennale in Economia all’Università di Salisburgo.

Interrogatasi a lungo sulle tematiche inerenti i diritti degli animali a livello giuridico, in particolare laddove si riconosce il loro valore di individui, decide di approfondire l’argomento con un master in Diritto animale all’Università autonoma di Barcellona, all’epoca unico ateneo in Europa a offrire questo corso.

«Da lì mi si è aperto un mondo – racconta Pluda –; ho cominciato a vedere i primi video, le foto e le investigazioni delle associazioni animaliste incentrate su quelli che non vediamo come animali d’affezione ma come alimenti, accessori, cosmetici. Così ho capito che non tutto ciò che viene definito legale può dirsi moralmente sostenibile e, di conseguenza, ho voluto contribuire a cambiare le leggi per gli animali, rendendomi conto che molte delle cose fatte non sono etiche».

Al termine degli studi in Spagna, Pluda ritorna in Austria e inizia a lavorare per un’associazione animalista internazionale. Muove così i primi passi nel mondo dei diritti animali e decide di affermarsi come professionista in questo campo. Nel 2020 l’organizzazione animalista Humane World for Animals, incentivata dalla volontà di espandersi in Europa, la sceglie come figura di direttrice per l’Italia ed è questa l’opportunità che, dopo 12 anni, la riporta a Trieste.

Humane World for Animals, precedentemente all’operazione di rebranding avviata a febbraio – conosciuta come Humane Society International – ogni giorno si batte al fine di eradicare le cause della crudeltà nei confronti degli animali, affinché nessuna creatura debba più soffrire.

La squadra italiana di Martina Pluda lavora, attraverso campagne di advocacy volte a migliorare la tutela giuridica delle creature non umane, per contrastare i combattimenti tra cani, porre fine al confinamento in gabbia degli animali negli allevamenti intensivi, promuovere lo sviluppo di una moda cruelty-free. «Un grande successo che siamo riusciti a ottenere, con l’aiuto di altre associazioni, è stata la chiusura degli allevamenti di animali per la produzione di pellicce a livello nazionale».

Humane World for Animals, così come la sua costola italiana, proseguirà nell’affermazione del suo obiettivo di esporre la sofferenza nascosta degli animali al fine di ottenere un cambiamento significativo e duraturo. Per quanto riguarda il futuro personale e professionale di Martina Pluda, lei stessa afferma: «Il progetto più importante è quello di crescere mia figlia, bambina nata nove mesi fa, con valori etici come la compassione, la giustizia, la solidarietà e con la capacità di battersi per affermarli. Professionalmente, voglio proseguire sulla rotta tracciata, rafforzando il mio ruolo e quello di Humane World for Animals nel panorama italiano e internazionale per continuare a rappresentare la società civile con forza e autorevolezza».

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