«Basta principesse e cavalieri: così le nuove fiabe aiuteranno a rivoluzionare gli stereotipi di genere»

Francesca Cavallo dal 2016 scrive storie dedicate a bambine e bambini (e ai loro genitori) per scardinare i luoghi comuni di femmine e maschi. L’ultimo successo in libreria è “Storie spaziali per bambini del futuro” dopo “Storie della buonanotte per bambine ribelli”: «Troppi tabù sui maschi, liberiamo i piccoli dal peso di aspettative spesso insostenibili»

Rubina Bon
L'autrice Francesca Cavallo è ora in libreria con "Storie spaziali per bambini del futuro"
L'autrice Francesca Cavallo è ora in libreria con "Storie spaziali per bambini del futuro"

C’erano una volta una principessa disposta a tutto pur di attendere il proprio principe azzurro, bello e molto più ricco di lei, e un principe che per forza doveva essere coraggioso per sconfiggere il cattivo di turno e riuscire così a baciare la sua amata, con immancabile lieto fine.

«Le fiabe non sono neutrali rispetto al tema del genere, è fondamentale riconoscere questa non neutralità» mette in chiaro Francesca Cavallo, 41 anni, tarantina, scrittrice, imprenditrice ed attivista. L’abbiamo imparata a conoscere con il successo mondiale “Storie della buonanotte per bambine ribelli”, un best seller da 8 milioni di copie pubblicato nel 2016 con Elena Favilli, tradotto in una cinquantina di lingue, il cui sottotitolo è quantomai chiaro: “100 storie di donne straordinarie”.

Niente principesse incantate, niente ragazze sprovvedute in attesa del principe, niente cliché tipici di una certa (vecchia) letteratura per l’infanzia. Tra i personaggi raccontati ci sono la giornalista Anna Politkovskaja, Coco Chanel, le regine Cleopatra ed Elisabetta I. E ancora Evita Peròn, la scrittrice Jane Austen, la ginnasta Simone Biles, l’architetta Zaha Hadid e Michelle Obama.

Un successo planetario che ha portato alla pubblicazione anche di un secondo volume con un’ulteriore carrellata di donne straordinarie.

Dopo le bambine, si è imposta la necessità di parlare anche ai maschi: dalla penna di Francesca Cavallo a fine 2024 è uscito “Storie spaziali per maschi del futuro”, una raccolta di 12 fiabe illustrate ambientate su 12 pianeti immaginari. Ogni fiaba si concentra su una questione centrale nella formazione dell’identità maschile: la capacità di riconoscere le emozioni, l’importanza del consenso, la difficoltà di confrontarsi con le aspettative familiari, l’uso della forza, la gestione del rifiuto, il coraggio di tornare sui propri passi.

Nulla a che vedere con il principe coraggioso che vince contro il cattivo a ogni costo e poi trionfa baciando la principessa di cui sopra.

La copertina dell'ultimo libro di Francesca Cavallo
La copertina dell'ultimo libro di Francesca Cavallo

«Le fiabe sono un po' come i fossili della cultura umana. Osservandole da vicino ci si rende conto di come alcune idee che noi consideriamo naturali ci siano state in realtà comunicate come oggetti culturali fin da quando eravamo piccoli. Crescendo è come se dimenticassimo le storie, ma ci rimanesse interiorizzata la visione di mondo che quelle stesse storie ci hanno offerto», chiarisce Cavallo, «Per questa ragione da molti anni un pezzo importante della mia ricerca artistica è dedicato proprio all’andare ad osservare da vicino le fiabe e riconoscere quali sono quegli elementi che ancora oggi sono validi e che ci aiutano, come per esempio il bosco che rappresenta il coraggio di affrontare le proprie paure, e quali invece sono dei princìpi che abbiamo capito non essere più idonei nel mondo contemporaneo».

Ed è per questo che Cavallo, con le sue storie di “donne straordinarie” e i pianeti per i “maschi del futuro” punta a «creare dei fossili migliori per l’umanità del domani».

Quasi dieci anni fa, agli albori del progetto, Francesca Cavallo aveva voluto parlare anzitutto alle bambine «perché l'esperienza dell'oppressione femminile era più vicina a me da un punto di vista biografico». Ma l’esigenza di scrivere e far riflettere anche i bambini (e i loro genitori) è arrivata proprio da mamme e papà. «Girando il mondo con “bambine ribelli”, tantissimi genitori mi chiedevano: ‘E per i maschi?’. Questa domanda insistente all’inizio mi dava fastidio», racconta Cavallo, «Con il tempo ho imparato a capire che tanti genitori di bambini maschi volevano partecipare a questa rivoluzione della parità di genere, ma non trovavano modi per evadere dagli stereotipi di genere per quanto riguardava il maschile».

Cavallo durante la presentazione del libro ai bambini di una scuola
Cavallo durante la presentazione del libro ai bambini di una scuola

Di qui il lavoro con “Storie spaziali per maschi del futuro” «per liberare il maschile dal peso di aspettative che spesso sono insostenibili. Mi auguro che i maschi del futuro siano più liberi di quelli di oggi». Partendo dall’assunto (errato) che “se hai più potere, per forza devi stare meglio”, Cavallo ha riflettuto sul fatto che sì, gli uomini al mondo detengono la stragrande maggioranza del potere economico, politico e religioso. «Ma non per questo stanno meglio delle donne: è tre volte più probabile per gli uomini morire suicidi rispetto alle donne, hanno problemi di salute mentale e di tossicodipendenze molto più gravi rispetto a quelli femminili, il 95% della popolazione carceraria mondiale è costituito da uomini».

E proprio da qui deve iniziare il processo di emancipazione che passa anzitutto dai genitori degli uomini del domani.

«Auguro a mamme e papà dei maschi di oggi di essere in grado di mettere in discussione alcuni dei luoghi comuni e degli automatismi con i quali noi ci siamo finora relazionati al maschile. Auguro loro di guardare i propri bambini con grande compassione e tenerezza e di accettare da loro un tipo di espressività molto più ampia rispetto a quella a cui siamo stati abituati», conclude Cavallo, «Non è facile perché ci sono tantissimi tabù sul maschile. Ma questo processo sono convinta possa fare un’enorme differenza nel benessere degli uomini che questi bambini diventeranno».

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