Via libera alle trivelle con il decreto Energia

Con l’approvazione da parte del Consiglio dei ministri del Dl Energia il governo Meloni sblocca di fatto nuove concessioni per le trivellazioni nell’Alto Adriatico.
La misura è contenuta nel decreto che il Cdm ha approvato lunedì e che era stato rinviato per trovare la quadra sul rinvio della fine del mercato tutelato di luce e gas. «È consentita, per la durata di vita utile del giacimento», si legge nella bozza, «la coltivazione di gas naturale sulla base di concessioni esistenti ovvero di nuove concessioni rilasciate nel tratto di mare compreso tra il 45° parallelo e il parallelo distante da quest’ultimo 40 chilometri a sud e che dista almeno 9 miglia dalle linee di costa».
Coordinate geografiche che portano dritte al largo di Rovigo, dove già insiste il rigassificatore, a poca distanza dalla laguna di Venezia.
«Il Decreto Energia del governo sblocca definitivamente le trivellazione alle 9 miglia marine, e questo consente di autorizzare nuove concessioni rimuovendo il divieto di trivellare il Golfo di Napoli, il Golfo di Salerno, le Isole Egadi e vicino alla laguna di Venezia», afferma il co-portavoce di Europa Verde e deputato di Verdi e Sinistra Angelo Bonelli, «un attacco ad aree di alto valore ambientale e storico. Sempre nel Decreto Energia si dà il via libera, con le nuove procedure di semplificazione, alla realizzazione di nuovi impianti di rigassificazione a Porto Empedocle e Gioia Tauro. Questo è il biglietto da visita del governo per la conferenza sul clima di Dubai».
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