Serena Wines, fatturato a +12 per cento

Annata positiva per l’azienda vinicola tra le prime cinque produttrici di Prosecco, che ha chiuso il 2017 a 77 milioni di euro
Luca Serena, dg Serena Wines 1881
Luca Serena, dg Serena Wines 1881

TREVISO. Annata positiva per Serena Wines 1881, azienda vinicola tra le prime cinque produttrici di Prosecco, che ha chiuso il 2017 a 77 milioni di euro. Una crescita del 12 per cento rispetto all’anno precedente, che conferma l’andamento positivo registrato nell’ultimo lustro dalla società con sede a Conegliano.

Negli ultimi anni l’azienda ha adottato una politica di forte internazionalizzazione, ottenendo una crescita netta del fatturato generato dal mercato estero, che oggi rappresenta il 50 per cento del totale: Germania in primis, seguita da Gran Bretagna e Stati Uniti. Questi ultimi, insieme al Canada sono obiettivo di un progetto di sviluppo recentemente avviato. Decollano le vendite anche in Russia, così come nei paesi dell’Est Europa, tra cui Polonia e in Romania, dove Serena Wines 1881 è considerata leader del mercato degli spumanti. Serena Wines 1881 distribuisce i propri vini anche in Scandinavia, Irlanda, Belgio, Olanda, Austria, Svizzera, Francia e Spagna.

Stabile il mercato italiano, in cui l’azienda è presente capillarmente nel settore HoReCa grazie a oltre 500 distributori con le etichette Terra Serena, Ville d’Arfanta, Corte delle Calli, Costaross, Vigne Verdi, che includono vini bianchi e rossi IGT del Veneto, spumanti e frizzanti DOCG e DOC. Una scelta ampia e di prima qualità con la quale la realtà di Conegliano Veneto soddisfa le richieste del mercato.

Ottima la performance di vendita del vino in fusto, che nel 2017 è valsa 25 milioni di euro. Si tratta di un mercato in cui Serena Wines 1881, già negli anni Ottanta, è stata pioniera. Infatti, l’innovazione applicata alla conservazione e al trasporto dei vini è da sempre uno dei cardini dell’azienda: dal commercio di vino in botti, sul quale Pietro Serena fondò l’attività quasi centoquaranta anni fa, attraverso il fusto d’acciaio si è arrivati oggi al ONE Way Keg, fusto da 24 litri in PET, 100 per cento riciclabile. Una novità che ha contribuito alla crescita all’estero, mercato a cui è dedicato. Resistente, monouso, pratico e maneggevole il nuovo contenitore ha risolto brillantemente le tematiche legate al trasporto e al reso dei vuoti – necessario nel caso del fusto in acciaio – permettendo così di soddisfare la crescente richiesta di vino frizzante proveniente dai paesi stranieri.

“Siamo molto soddisfatti della nostra performance – ha commentato Luca Serena, direttore generale e quinta generazione della famiglia a capo dell’azienda – negli ultimi anni abbiamo saputo interpretare tendenze e cogliere opportunità, come ad esempio l’aumento della richiesta del prosecco proveniente dal mercato estero, business su cui ci siamo concentrati e che ci dà grandi risultati".

"Questo trend positivo - aggiunge - ci ha permesso di avviare importanti progetti per crescere ulteriormente. Con i fusti ONE Way, rafforzeremo la nostra presenza negli Stati Uniti d’America, in Cina, in Australia e in Sud Africa. Per fare ciò, amplieremo la capacità produttiva che oggi è di 400 mila ettolitri lavorati, di cui 180 mila destinati al commercio in fusto. Espansione anche per il magazzino: abbiamo acquisito un nuovo spazio di 6.500 metri quadrati, accanto alla nostra sede. I collaboratori oggi sono 15 in più rispetto a tre anni fa. L’azienda impiega in totale 78 persone, è ad ognuna di loro che va la nostra riconoscenza per i risultati ottenuti.”

 

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