Undicimila richieste di assunzioni in Fvg: la metà non si trova

Tra le figure più ricercate, operai, farmacisti e ingegneri, ma c’è anche forte domanda di esperti nel digitale
Piercarlo Fiumanò

Più di undicimila richieste di assunzioni in giugno delle quali una su due sono però di difficile reperimento, ben 28.500 nel terzo trimestre dell’anno (giugno-agosto). É la stima elaborata in base alle rilevazioni del sistema informativo Excelsior, gestito da Unioncamere in accordo con l’Agenzia nazionale per le politiche attive per il lavoro (Anpal). Numeri stabili rispetto all’estate 2021, che sembrano confermare una situazione di tenuta del tessuto produttivo e occupazionale. Ma si confermano anche le forti criticità nell’incrocio tra domanda e offerta di lavoro, visto che quasi un’impresa su due, per la precisione il 51%,3 delle aziende del Friuli Venezia Giulia intervistate nell’ambito dell’indagine, prevede difficoltà nell’individuare e selezionare i profili richiesti.

Le figure che più si fatica a reperire vanno dagli operai specializzati alle professioni tecniche e ad elevata specializzazione. Tra queste ultime, il Borsino segnala gli specialisti nelle scienze della vita (farmacisti, biologi, agronomi) con l'80,3% di difficile reperimento, seguiti dai tecnici in campo ingegneristico (68,9%) e i tecnici della gestione dei processi produttivi di beni e servizi (68,5%). Tra le figure degli operai specializzati si distinguono gli addetti alle rifiniture delle costruzioni (72,5%) e i fonditori, saldatori, lattonieri, calderai, montatori di carpenteria metallica (70,7%). Anche in Fvg le carenze di manodopera riguardano un po’ tutti i settori, ma si aggravano per le mansioni più professionalizzate. Particolarmente allarmante la carenza di operai specializzati e di conduttori di macchine e impianti: il 63% delle imprese prevede forti difficoltà nel reperire queste figure. Come rileva il focus realizzato dal centro studi della Camera di commercio Pordenone-Udine tre province su quattro del Fvg (Udine, Pordenone e Gorizia) rientrano nella top 10 delle province italiane dove è più difficile trovare personale con competenze digitali. Udine è risultata ricercare 9.810 figure con competenze digitali «essenziali» ed è al secondo posto di questa classifica (dopo Pavia) con una difficoltà di reperimento del 54,5%. Pordenone è al quinto posto (5.730 figure con competenze digitali necessarie richieste, di cui il 51,8% difficile da reperire) e Gorizia al decimo (2.840 figure, 51,1% di difficile reperimento). Nella provincia di Trieste sono state richieste 5.200 figure con una difficoltà di reperimento al 48,4%.

In generale anche per giugno si conferma elevata la difficoltà a reperire personale da parte delle imprese, che si attesta al 46% (sui livelli di maggio ma con +6,8 punti percentuali su giugno 2022): è dunque non facile trovare quasi la metà dei lavoratori ricercati. A livello Italia in giugno sono circa 568mila le assunzioni previste dal mondo produttivo, quasi 9mila in più nel confronto con giugno 2022 (+1,5%), e oltre 101mila in più a livello congiunturale (rispetto a maggio 2023, +21,7%).

È il turismo a offrire le maggiori opportunità di occupazione con oltre 164mila lavoratori ricercati nel mese e circa 353mila nel trimestre, seguito dal comparto dei servizi alle persone (71mila nel mese e 165mila nel trimestre) e dal commercio (69mila nel mese e 171mila nel trimestre). Da qui ad agosto si prevedono più assunzioni di tutti al Mezzogiorno (Sud e Isole), 402.580, 3.120 in più rispetto a giugno 2022. A seguire il Nord Ovest, con 363.780 ingressi programmati (+3.020 sull’anno), il Nordest, con 335.160 inserimenti (-470) e il Centro con 271.490 (+2.970 sempre nel confronto tendenziale). 

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