La proposta di Federmoda, spostiamo i saldi ad agosto

Il presidente: «Il 94 per cento delle imprese italiane è contrario alla data attualmente prevista del 4 luglio» ma il 29 per cento vorrebbe proprio sospenderli
05/05/2020 Roma, Coronavirus, Fase 2. Manichini nelle vetrine allestite con abbigliamento invernale
05/05/2020 Roma, Coronavirus, Fase 2. Manichini nelle vetrine allestite con abbigliamento invernale

ROMA. «Il 94% delle imprese italiane è contrario alla data attualmente prevista del 4 luglio» per l’avvio dei prossimi saldi estivi. Lo afferma in una nota il presidente di Federazione Moda Italia-Confcommercio, Renato Borghi, in vista della riapertura delle attività sottolineando che «la soluzione preferita dalla gran parte delle aziende è la posticipazione (52%), seguita dalla sospensione dei saldi (29%)».

«Solo l’8% ha chiesto di anticiparli. Il 6% vorrebbe mantenere la data del primo sabato di luglio. C’è poi un 6% di aziende che ha preferito ’dribblarè la domanda, esprimendo considerazioni su altre problematiche della categoria come la concorrenza sleale del web e la necessità di una regolamentazione delle vendite online».

T Fondaco Dei Tedeschi department store. Sestiere di San Marco. Venice, Veneto, Italy, Europe.
T Fondaco Dei Tedeschi department store. Sestiere di San Marco. Venice, Veneto, Italy, Europe.

Secondo quanto si legge nella nota, «questa pressante richiesta di posticipazione è una conferma da parte degli imprenditori del settore che vogliono l’inizio delle vendite in saldo all’effettiva fine stagione, tanto per la primavera/estate quanto per l’autunno/inverno».

«Auspichiamo che le Regioni nell’interesse del mantenimento della data unica nazionale, indispensabile per evitare scorrette competizioni tra territori, tengano in debito conto quanto emerso in modo così evidente dalla stragrande maggioranza degli operatori del dettaglio moda. Alla tanto auspicata ripartenza, che sarà comunque difficile e con il freno a mano tirato, servono certezze anche su questo fronte per programmare un futuro già molto incerto», conclude Borghi.

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