Infrastrutture, a Nordest il 70% dei lavori è secondo i programmi

Il dato emerge dal Rapporto 2022 dell'Osservatorio Oti Nord, che monitora l'avanzamento degli iter progettuali e realizzativi di 84 grandi opere infrastrutturali nelle regioni del Nord Italia

Un cantiere della Pedemontana Veneta
Un cantiere della Pedemontana Veneta

Il 70% dei lavori per le grandi infrastrutture in Veneto, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige nel 2022 è proseguito secondo i programmi, mentre un intervento su cinque è risultato in ritardo. Il dato emerge dal Rapporto 2022 dell'Osservatorio Oti Nord, che monitora l'avanzamento degli iter progettuali e realizzativi di 84 grandi opere infrastrutturali nelle regioni del Nord Italia.

Oti Nord è sostenuto dalle Confindustrie Regionali del Nord Est (Veneto, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige, con il supporto di Fondazione Nord Est) insieme a Confindustria Liguria, Lombardia e Piemonte. Il Nordest, rispetto alle opere monitorate dall'Osservatorio, è destinatario di oltre 7 miliardi di finanziamento da parte del Pnrr.

«Il Rapporto - commenta Enrico Carraro, presidente di Confindustria Veneto - conferma la centralità del Nordest in tema di infrastrutture e di posizione geografica rispetto ai grandi corridoi internazionali. I 7 miliardi destinati dal Pnrr devono seguire la logica di concentrarsi sugli interventi che condizionano in termini di sviluppo il territorio e le sue eccellenze produttive, evitando di disperdersi con una logica a pioggia. La funzione primaria dovrebbe essere quella di attrarre investimenti nel Nordest del Paese, dove ci sono player, catene di fornitura, cluster di Pmi e un sistema di competenze di assoluto valore. Nel 2026 la nostra Regione ospiterà le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina ma, rispetto alle opere da realizzare e in particolare le infrastrutture di supporto, che sono quelle che avranno una ricaduta economica nel corso degli anni, ci sono dei rallentamenti tali per cui sarà difficile vederle compiute nei tempi previsti», conclude.

«L’Osservatorio – aggiunge Alessandro Banzato, Advisor Infrastrutture e Mobilità Sostenibile Confindustria Veneto - conferma da un lato, l’importanza della logistica per lo sviluppo del nostro sistema produttivo e dall’altro la preoccupazione su alcuni fronti: ne cito tre e cioè gli interventi di raccordo tra autostrade e viabilità ordinaria, le opere previste per i Grandi eventi 2026 e la perdurante emergenza in tema di trasporto eccezionale. Io confido nel superamento di alcune criticità grazie al lavoro di squadra che abbiamo avviato con gli stakeholders ed in particolare con la Regione Veneto».

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