Galleria del Brennero, appalto da 855 milioni di euro per far ripartire i lavori fermi da due anni

BOLZANO. Il cantiere del lotto Pfons-Brennero, primo segmento di costruzione sul versante austriaco della Galleria di Base del Brennero, la maxi-infrastruttura ferroviaria che sorgerà lungo il corridoio europeo scandinavo-mediterraneo, è fermo dal settembre 2020. Le frese si erano fermate a causa della revoca del contratto alla società appaltante.
Ora però qualcosa, finalmente, si sta muovendo. BBT, la società incaricata alla realizzazione dell’opera, ha pubblicato un bando di gara europeo per assegnare i lavori del lotto H53 dal valore contrattuale di ben 855 milioni di euro netti.

Un passo in avanti importante dato che proprio oltreconfine si sono registrati negli scorsi mesi parecchi intoppi e ritardi che hanno costretto i vertici ad uno slittamento del fine lavori sul calendario al 2032. L’appalto verrà assegnato alla società che presenterà l’offerta economica più vantaggiosa. “Il termine per la presentazione delle offerte è fissato al 16 maggio 2022 alle ore 12:00. Presumendo uno svolgimento regolare della procedura di gara, l'aggiudicazione dell'incarico è prevista entro il 2022, mentre la durata prevista delle prestazioni da eseguire è di 69 mesi”, spiega BBT. Ricordiamo che al momento, dei 230 chilometri complessivi di sistema che formano la Galleria del Brennero, ne sono stati scavati poco meno di 150.
Il blocco dei lavori nel 2020
Ma facciamo un passo indietro al settembre 2020 e a quel contenzioso legale che ha costretto gli operai e minatori a bloccare frese e scavatrici. All’epoca l’appalto era in mano al consorzio edile Arge H51 (di cui era capofila il colosso austriaco Porr) per un valore di quasi un miliardo di euro. Le operazioni si dovevano concentrare sulla parte centrale del lungo tunnel di 37 chilometri, dove le macchine avrebbero dovuto bucare la roccia in entrambe le direzioni.
Lo stop è avvenuto per via di un errore di natura tecnica effettuato durante la realizzazione dei rivestimenti di copertura della galleria. Un errore che è velocemente rimbalzato fra ambe le parti, fino alla decisione di BBT di strappare il contratto d’appalto. Quest’ultima dichiarò in seguito di avere in mano ulteriori motivazioni congrue per l’annullamento del contratto, mai rese pubbliche.

Al contrario, il consorzio Arge ha sempre ritenuto illegittima la decisione di risoluzione contrattuale in quanto i requisiti tecnici erano espressi in maniera errata nel documento di gara. Da quel momento in poi il lotto è rimasto fermo, allungando giocoforza i tempi di realizzazione dell’intera opera.
Il nuovo lotto oltreconfine
BBT ha deciso, dopo il blocco dei lavori, di suddividere il precedente lotto Pfons-Brennero H51 in due spezzoni, Pfons-Brennero (H53) e Hochstegen (H52), con l'obiettivo di garantire una prosecuzione dei lavori il più rapida ed efficiente. Il bando europeo, come detto, è rivolto al lotto H53, situato tra i comuni di Pfons, a nord, e di Gries am Brenner, a sud, tra i più grandi dell’area austriaca.
Nel concreto, i lavori si concentreranno sullo scavo di entrambe le canne di galleria principali verso nord fino al confine con il lotto successivo H41, e verso sud fino al confine del Brennero. Verrà anche scavato anche il cunicolo esplorativo fino al confine di Stato.
“Nel complesso saranno scavati 25,2 chilometri di gallerie principali, di cui all'incirca 15,2 km con scavo meccanizzato con TBM e circa 10 km con esplosivo – precisa BBT -. Si scaveranno poi altri 1,3 chilometri di cunicoli esplorativi. Infine, verranno realizzati i cunicoli trasversali lunghi circa 2,3 km”. Lavori che, si spera, verranno terminati in poco meno di sei anni, cercando di non imbattersi in ulteriori ritardi o disagi.

Intanto sono in partenza i lavori anche nel segmento Hochstegen H52. Recentemente BBT ha assegnato i lavori all’impresa Swietelsky Tunnelbau, per un costo di circa 102 milioni di euro. Questo cantiere è particolare perché sorge su un’area che presenta condizioni geologiche molto complesse. I lavori di scavo dovranno infatti fare i conti con strati acquiferi composti da roccia carbonatica che potrebbero creare problemi durante le spaccature.
Verso il Brennero saranno scavati 2,6 chilometri di gallerie principali, poi circa mezzo chilometro di gallerie di interconnessione. “Il vero fulcro delle operazioni risiederà però nella realizzazione del cunicolo esplorativo verso sud attraverso la cosiddetta zona di Hochstegen, costruito in questa area con la protezione di iniezioni impermeabilizzanti e di stabilizzazione in avanzamento”, prosegue BBT. I lavori verranno completati in circa due anni.
I lavori in Italia
Sul versante italiano ad oggi non si registrano particolari intoppi, anzi. A fine novembre 2021, all’interno del lotto Mules 2-3, il più grande dell’intero sistema BBT, la perforatrice “Serena” ha raggiunto con il suo tunnel esplorativo il confine del Brennero.
Un traguardo storico raggiunto dopo tre anni e mezzo di lavoro. In questo lotto, attualmente, sono in corso i lavori di costruzione della fermata di emergenza di Trens e i lavori di scavo delle canne principali in direzione nord. In totale sono stati completati gli scavi dei 3,8 chilometri di tunnel di accesso alle fermate di emergenza e i 14,7 di cunicoli esplorativi.
Per quanto riguarda le gallerie principali ne sono state scavate 32 chilometri su 39,8. Per quanto riguarda invece il lotto H71 del Sottoattraversamento Isarco invece, sono stati scavati 3,9 chilometri di gallerie sui 4,4 previsti, mentre è stata già completata la galleria d’accesso di 164 metri di lunghezza.
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