Safilo, chiude lo stabilimento di Ormoz in Slovenia: coinvolti i 557 dipendenti

Questo intervento segue quelli occorsi in Italia nel corso del 2020, con la chiusura delle attività dello stabilimento di Martignacco e la riorganizzazione dello stabilimento di Longarone, ancora in corso. La già complessa situazione del sito sloveno a livello di riduzione di volumi è stata aggravata dall’emergenza Covid-19, afferma l'azienda
SAFILO_2 0206
SAFILO_2 0206

PADOVA. Safilo comunica l’intenzione di chiudere il sito produttivo di Ormož in Slovenia a far data da giugno 2021. Detta chiusura – nel quadro del riallineamento della capacità industriale del Gruppo alle attuali e future esigenze produttive – coinvolgerà 557 dipendenti.

Questo intervento segue quelli occorsi in Italia nel corso del 2020, con la chiusura delle attività dello stabilimento di Martignacco e la riorganizzazione dello stabilimento di Longarone, ancora in corso. La già complessa situazione del sito sloveno a livello di riduzione di volumi – dovuta alla fine degli accordi di produzione di importanti brand in licenza ed al trend in continua crescita verso prodotti in acetato, apprezzati dai clienti ottici e dai consumatori per qualità e prestigi – è stata aggravata dall’emergenza Covid-19 ed è diventata strutturale e non sostenibile per gli anni a venire.

La suddetta chiusura sarebbe, inoltre, coerente con gli obiettivi di business del Gruppo, volti a ottimizzare ed efficientare il footprint produttivo dell’Azienda. La Società conferma, inoltre, l’apertura di un tavolo di confronto con le organizzazioni sindacali e le istituzioni volto ad individuare tutte le soluzioni utili a mitigare gli impatti sociali di questo difficile scenario.

Riproduzione riservata © il Nord Est