Marcegaglia investe a Ravenna: nuova commessa per Danieli

Il Gruppo di Buttrio realizzerà l’ammodernamento della linea di zincatura. L’obiettivo del progetto è migliorare l’efficienza, ridurre le emissioni e i consumi

UDINE. Un ammodernamento significativo dell’impianto in grado di generare migliore efficienza e un abbattimento delle emissioni. Sono questi gli obiettivi dell’ordine commissionato dal Gruppo Marcegaglia alla Danieli e che avrà come oggetto la linea di zincatura dello stabilimento di Ravenna, ovvero il più grande stabilimento metallurgico del Gruppo e il più importante polo logistico ed intermodale per tutte le attività industriali e commerciali della filiera produttiva.

La fabbrica è operativa nel decapaggio chimico, nella laminazione a freddo, nella ricottura statica, nella zincatura e la pre-verniciatura dei rotoli d’acciaio, ed ospita anche un centro servizi per la spianatura e il taglio dei coils in acciaio al carbonio.

L’insediamento, che funge Lo scopo del progetto di revamping affidato alla Danieli è aumentare la produttività del forno fino a 160 tonnellate l’ora di serpentino laminato a caldo, l’aggiornamento del sistema di combustione e l'attrezzatura della torre di raffreddamento post-pentola, in conformità con i più recenti requisiti di sicurezza.

Il potenziamento del sistema di combustione porterà alla riduzione delle emissioni inquinanti (NOx, ovvero ossido di azoto e biossido di azoto) e alla riduzione del consumo specifico di carburante. Il miglioramento dell’efficienza dei motori elettrici in diverse condizioni operative ridurrà sensibilmente il consumo elettrico delle apparecchiature della torre di raffreddamento.

Il revamping si basa su tre principali modifiche tecnologiche: «In primo luogo, nel forno saranno sostituiti tutti i bruciatori a fiamma diretta e relativi sistemi di controllo e accensione della fiamma e verrà installato un nuovo sistema di scambio termico per preriscaldare l'aria di combustione.

Il ventilatore dell'aria di combustione della sezione a fiamma diretta e l'estrattore d'aria verranno sostituiti - si legge nella specifica tecnica del progetto di Danieli -. Successivamente, per la sezione dei tubi radianti, verranno sostituiti i sistemi di controllo fiamma e accensioni.

Verrà installato un nuovo sistema di controllo della pressione per le zone di scarico dei gas di questa sezione, nonché un nuovo ventilatore di aspirazione. Infine, per la torre di raffreddamento verranno sostituiti tutti i soffiatori e diffusori, così come le apparecchiature di tempra ed essiccazione».

L’ordine affidato da Marcegaglia a Danieli prevede la consegna entro gennaio 2021. Questo è il secondo ordine entrato nel portafoglio Daneli nelle ultime settimane e segue quello incamerato dal Gruppo di Buttrio relativo alla realizzazione di una nuova acciaieria in Russia per il cliente Omk, che sarà la prima nel continente europeo ad essere “green” perché non alimentata a carbone bensì a gas, con un abbattimento delle emissioni in atmosfera del 64%, con la prospettiva di passare all’idrogeno arrivando così ad emissioni zero.

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