Il rigassificatore di Rovigo: Adriatic Lng, in lizza i fondi internazionali

La prima settimana di maggio attese le offerte, in corsa: Kkr, Macquarie e BalckRock. Snam potrebbe fermarsi al 30%
Il terminale di rigassificazione Adriatic lng a Porto Levante
Il terminale di rigassificazione Adriatic lng a Porto Levante

L’uscita di Exxon Mobil Italiana Gas e Qatar Terminal Company Limited entra nella sua fase più calda. Entro la prima settimana di maggio arriveranno all’advisor Rothschild le offerte per subentrare in Adriatic Lng, la società cui fa capo il rigassificatore di Rovigo. Lo scrive Mf. Secondo quanto riportato dal quotidiano le offerte riguardano l’acquisizione del 70 per cento capitale della società che gestisce la piattaforma per la rigassificazione del Gnl, il più grande impianto che c’è in Italia con una capacità di 9 miliardi di metri cubi l’anno.

In corsa per l’acquisto ci sarebbero diversi operatori finanziari internazionali dall’investitore australiano Macquarie (entrato in cordata con Cdp per la quota di maggioranza di Autostrade per l’Italia che faceva capo a Atlantia ora Mundys), la divisione della banca d’affari statunitense Morgan Stanley specializzata in investimenti infrastrutturali e nell’energia, al gruppo Igneo Infrastructure Partners (parte dell’australiano First Sentier Investors), e ancora BlackRock, Kkr ed Energy Infrastructure Partners.

Lo quota che potrebbe passare di mano dipenderà dalla decisione di Snam, che tiene il 7,5 per cento della società, di esercitare tutto o in parte la propria quota di prelazione (in quanto azionista potrebbe salire fino al 100 per cento). Anche se sulle intenzioni finali dell’unico socio italiano del rigassificatore un po’ l’ad Stefano Venier ha fatto capire che non ci sarebbe il proposito di raggiungere il totale del capitale. «Se Exxon Mobil e QatarEnergy andranno a vendere le loro quote, potremmo considerare di arrotondare la nostra partecipazione» aveva detto Venier qualche settimana fa. Secondo alcune indiscrezioni circolate, ma non confermate, Snam potrebbe arrivare al 30 per cento. Il capitale di Adriatic al momento vede gli americani che controllano ExxonMobil Italiana Gas al 70,7%, e Qatar Terminal Company Limited al 22%. Quindi sul mercato ci sarebbe oltre il 92 per cento del capitale.

Il terminal, lungo complessivamente 375 metri e largo 115, è situato a 15 km dalla costa veneta ed è collegato alla rete di distribuzione con un metanodotto, posato a circa 29 metri di profondità. Adriatic Lng ha presentato al ministero dell’Ambiente un progetto per aumentare del 7% la capacità e passare, senza intervenire sugli impianti, da 9 a 9,6 miliardi di metri cubi l’anno. Mentre si è in attesa di dare avvio all'investimento da 150 milioni di euro, per portare la capacità a 11 miliardi. 

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