Gruppo Bauli, Di Giammarco nuovo amministratore delegato

L’ad arriva in un momento di piena espansione per l’azienda con circa 1.700 dipendenti nel mondo e 7 siti produttivi, che è sempre di più un player del settore bakery per 365 giorni all’anno

Edoardo Bus

Un nuovo amministratore delegato per il Gruppo Bauli, che nomina Fabio Di Giammarco al fianco del Presidente Michele Bauli. Il nuovo AD guiderà il Gruppo leader dell’industria dolciaria nella nuova importante fase di rafforzamento del percorso di crescita, sia in Italia che sui mercati esteri. Prende il posto di Stefano Zancan, ex Mondo group e Mars, che era stato nominato AD del Gruppo ad inizio 2016 e che, a sua volta, aveva preso il posto di Alessandro D’Este.

Appare evidente la volontà di Michele Bauli di avere un “suo” uomo al vertice, dopo che circa tre anni fa aveva assunto il ruolo di numero uno del Gruppo al posto dello scomparso Alberto Bauli, suo zio. Di Giammarco vanta una solida esperienza nel settore food & beverage maturata a livello internazionale. Italiano e cresciuto in America, il nuovo Amministratore Delegato ha ricoperto diverse posizioni di crescente responsabilità all’interno delle divisioni commerciali di importanti aziende nel largo consumo, quali Mondelez, Danone e SABMiller, lavorando anche in Italia per Saiwa spa.

Dal 2005 al 2010 Di Giammarco ha gestito l'area di Brand Communication globale per Royal Philips con base ad Amsterdam, per poi approdare nel 2012 in Bacardi, prima come Managing Director del business in Sud America e poi come Global Vice President a carico del business di Rum con base a Miami. Infine, prima della nomina ad Amministratore Delegato del Gruppo Bauli, dal 2017 ha svolto il ruolo di President Latin America in Puratos, azienda di primo piano negli ingredienti utilizzati in pasticceria e panetteria.

Il nuovo AD arriva in un momento di piena espansione per la veronese Bauli, con circa 1700 dipendenti nel mondo e 7 siti produttivi, che ha archiviato il 2022, anno del suo centenario, con risultati in crescita e strategie di sviluppo che ne fanno sempre di più un player del settore bakery per 365 giorni all’anno e non più un marchio legato al mercato al mondo delle ricorrenze, segnatamente Natale e Pasqua.

Infatti, la quota di fatturato legata a questi due momenti è scesa sotto il 40%, mentre cresce l’incidenza di prodotti come i croissant, i cracker salati, le barrette energetiche, i “minuto” Bauli, cioè il minipandoro farcito cotto al momento per il consumatore, offerto in quindici punti vendita dedicati. Aumenta anche la quota di fatturato determinata dall’espansione all’estero dell’azienda. Su quasi 550 milioni di ricavi (in crescita del 12,5%) il 25% è determinato da Europa (10%), Nord America e altri (10%), India (5%), dove Bauli ha una fabbrica che sforna prodotti di crescente successo.

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