Fedrigoni si rafforza in Asia
Il gruppo veneto ha acquisito la sua prima cartiera in Cina, a Quzhou, nella nella provincia di Zhejiang, leader mondiale nella produzione di carte traslucide

Il gruppo veronese Fedrigoni, operatore globale nella produzione di carte speciali per il packaging di lusso e altre applicazioni creative, di etichette e materiali autoadesivi e di soluzioni Rfid e connesse, consolida la sua presenza geografica nel mercato asiatico.
Forte di un’ampia rete di distribuzione in Cina, Hong Kong, Filippine, Indonesia e Bangladesh, il gruppo veneto acquisisce la sua prima cartiera in Cina, a Quzhou, nella nella provincia di Zhejiang, leader mondiale nella produzione di carte traslucide.
Dopo aver concluso un accordo industriale con Arjowiggins HKK3 Limited, proprietaria del gruppo Arjowiggins China, Fedrigoni ha infatti perfezionato a fine dicembre 2023 l'acquisizione dell'intero capitale sociale di Arjowiggins HKK3 Limited.
Lo stabilimento produttivo cinese occupa 130 dipendenti e produce ogni anno circa 7.000 tonnellate di carte traslucide, prodotto strategico poiché si candida, da monomateriale completamente riciclabile, a sostituire nel prossimo futuro il packaging in plastica come spiega il Ceo di Fedrigoni group Marco Nespolo: «Con la sua prima cartiera in Cina, Fedrigoni può ora rafforzare la presenza geografica nel mercato asiatico. L’operazione consentirà inoltre al gruppo di espandere ulteriormente il portafoglio prodotti nel segmento delle carte traslucide, che hanno il potenziale per sostituire sempre più la plastica nel packaging in quanto monomateriale completamente riciclabile».
La sostenibilità rimane al centro della strategia Fedrigoni e guida anche la ricerca e sviluppo della business unit Fedrigoni Special Papers - nei suoi Centri di Innovazione a Verona e Grenoble - per raggiungere gli obiettivi Esg che il Gruppo si è dato: la riduzione significativa delle emissioni per raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050, lo sviluppo di prodotti "circolari" per eliminare i rifiuti con l’obiettivo di riciclare il 100% della carta entro il 2030, la riduzione del 10% del prelievo di acqua fresca (entro il 2030) e la restituzione di tutta l'acqua utilizzata all'ambiente pulita e purificata (attualmente già oltre il 95%).
Con Arjowiggins China salgono a 14 le operazione m&a portate a termine dal gruppo veronese negli ultimi quattro anni, di cui due nel 2024. Appena pochi giorni fa il Gruppo ha infatti annunciato un investimento iniziale per ottenere una quota di minoranza di SharpEnd / io.tt, la società di consulenza e soluzioni IoT che ha la missione di aiutare i brand a far evolvere i propri prodotti, il packaging e l’engagement dei clienti attraverso soluzioni connesse, con un percorso di acquisizione dell’intero capitale nel lungo termine.
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