Explora I consegnata a Msc, prima di quattro navi di lusso. Folgiero: «È la nuova sfida della Fincantieri di oggi»

A Monfalcone un lieto fine dopo che il colosso triestino ha risolto il “giallo” dei pannelli non a norma consegnati dalla finlandese Paroc

Giulio Garau

Solo grazie al genio italiano, o meglio a quello che ieri l’amministratore delegato e direttore generale Pierroberto Folgiero ha ribattezzato “testa d’opera”, per definire la maestria italiana, è stato possibile risolvere il gravissimo problema dei pannelli anticendio “fuori norma” forniti dalla multinazionale finlandese Paroc che hanno messo in crisi e ritardato non solo il varo di Explora I, la prima delle quattro navi da crociera di lusso ordinate alla Fincantieri da Msc, ma anche una cinquantina di navi (non Fincantieri) che utilizzano quei pannelli che invece di resistere al fuoco un’ora si distruggono dopo 43 minuti e che rischiano di rimanere ferme in porto.

Ieri a Monfalcone è stata consegnata Explora I a Msc, Fincantieri non solo ha risolto il problema con una “genialata” che solo gli italiani potevano inventarsi, ma oltre a garantire ora la sicurezza oltre il 100% sulla nave (il dato raggiunto è del 125% della resistenza al fuoco) ha fatto “scuola” e ora tutti i cantieri del resto del mondo stanno bussando alla porta del colosso cantieristico italiano per copiare il sistema e risolvere il problema. Folgiero per questo ha ringraziato il direttore generale della divisione mercantile Luigi Matarazzo. È stato lui che, dopo che è scoppiato il problema, che ha messo al lavoro per tre settimane 70 ingegneri 24 ore su 24 per trovare una soluzione. Ed è stata trovata. Sono stati smantellati 9 mila metri quadrati di pannelli ed è stato inventato, detto in parole semplici, un ingegnoso sistema a “sandwich” che al momento della prova ha stupito anche gli enti internazionali di sicurezza che hanno riscontrato e certificato un grado di resistenza al fuoco non più del 100 ma del 125%. «Solo voi italiani potevate risolvere in maniera così geniale questo problema» è stato il commento.

«Explora I è davvero una nave a prova di futuro ed è la sfida della Fincantieri di oggi - ha ribadito Folgiero - e determinante è stata la capacità delle maestranze di risolvere il problema. Una battaglia all’ultimo miglio. Risolvere i problemi, avere competenze profonde, queste sono le priorità se vogliamo rimanere una potenza industriale, la seconda realtà manifatturiera d’Europa». Una nave bellissima ed elegante Explora I, la prima delle quattro navi da crociera di lusso ordinate a Fincantieri dal gruppo Msc per il nuovo brand di lusso Explora Journey. Ma anche una delle navi con la più alta concentrazione di tecnologia al mondo. E che ha un ulteriore primato mondiale. È stato lo stesso Matarazzo a svelarlo a margine della cerimonia: «Oltre ad essere la nave tecnologicamente più avanzata - ha spiegato - ha il livello più basso di rumore al mondo grazie a speciali studi sulla struttura e sulla carena. Un decimo rispetto alla normativa». E il rumore irradiato in acqua è quasi nullo. Una caratteristica che le darà una classifica ambientale molto alta. Explora I è alimentata a gasolio “puliti”, lo sarà anche la seconda, ma la terza e la quarta saranno alimentate a Lng e ci sarà un impianto a idrogeno per dare energia quando sono in porto.

«Fincantieri è riuscita a risolvere il problema dei pannelli - ha ribadito il presidente esecutivo della divisione crociere del Gruppo Msc Pierfrancesco Vago - ma è stato decisivo anche il supporto del team di Msc. La nave è pronta e siamo riusciti a realizzare un prodotto con le migliori tecnologie disponibili sul mercato, a bassissime emissioni e con un trattamento delle acque sostenibile. Msc punta all’innovazione e a nuove tecnologie ambientali con soluzioni sempre più innovative. Explora I ci aiuterà ad attuare il progetto delle emissioni zero entro il 2050».

Con Explora I Msc tiene a battesimo Explora Journeys, il nuovo marchio di viaggi di lusso del Gruppo. L’investimento per la nuova nave ha superato i 500 milioni di euro, ed è la prima delle quattro navi di lusso che saranno costruite da Fincantieri, in un piano di investimenti del valore di 2,3 miliardi di euro.

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