Electrolux chiude trimestre in rosso. Perdita operativa a quota 61 milioni
Domanda ancora in calo. Nella nota dei dati il ceo Samuelson conferma la decisione di lasciare il gruppo a fine anno

«Il 2024 è iniziato con un trend simile a quello del 2023, con l’effetto cumulato dell’inflazione elevata, degli alti tassi di interesse e delle tensioni geopolitiche che continuano a pesare sul sentiment dei consumatori» e «sebbene gli indicatori della fiducia dei consumatori sembrano aver toccato il fondo, con l’eccezione dell’America Latina, la domanda sui nostri principali mercati non è ancora visibile». Così Jonas Sanuelson, ceo di Electrolux, motiva i conti del gruppo relativi al primo trimestre dell’anno. E i conti sono in rosso con una flessione dei ricavi del 3,7%, con un saldo a 31,07 miliardi di corone svedesi (circa 2,66 miliardi di euro) rispetto ai 32,73 miliardi di corone (2,9 miliardi di euro) di un anno fa. Le cause, segnala il ceo, vanno ad un effetto prezzi negativo e volumi in calo, parzialmente compensati da un mix positivo.
Nel trimestre il gruppo ha registrato una perdita operativa di 720 milioni di corone (circa 61,7 milioni di euro) rispetto alla perdita di 256 milioni dell’anno precedente con un margine del -2,3% rispetto al -0,8%. La business unit Nord America ha registrato una perdita operativa di 1,2 miliardi (circa 100 milioni di euro), principalmente a causa della continua elevata pressione sui prezzi, mentre l’America Latina ha continuato a registrare buoni risultati, trainata dall’aumento della domanda di consumo in Brasile; le condizioni di mercato in Europa sono invece rimaste deboli. Le misure di efficienza dei costi attuate in precedenza hanno contribuito positivamente per 600 milioni di corone.
Nella nota con cui Electrolux ufficializza i dati della trimestrale, Samuelson conferma la decisione di lasciare il gruppo a fine anno - notizia anticipata il 25 aprile -, dando così al board il tempo necessario per individuare il successore «che potrà dispiegare le sue energie per guidare questa grande azienda nella fase successiva e nei prossimi anni - ancora il ceo -. Abbiamo stabilito una chiara direzione strategica con particolare attenzione ai segmenti mid e premium attraverso i nostri marchi forti, le nuove architetture di prodotto modulari e l'innovazione mirata, sostenibile e orientata all’esperienza del consumatore. L’implementazione della nuova organizzazione semplificata è sulla buona strada» e sta producendo le riduzioni di costi che sono l’obiettivo della riorganizzazione.
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