Autostrade Alto Adriatico dal 1° luglio sarà la concessionaria della A4 Venezia-Trieste

Autovie Venete lascia il posto ad Autostrade Alto Adriatico, la società interamente pubblica, con capitale diviso tra Friuli Venezia Giulia (90,5%) e Veneto (9,5%), che gestirà dal primo luglio la A4 Trieste-Venezia, ma anche A23 (Palmanova-Udine Sud) A28 (Portogruaro-Conegliano) e A34 (Villesse-Gorizia). Soluzione «attesa da anni – si legge in una nota del Mit – e che valorizza al massimo i territori, così come desiderato dal vicepremier e ministro Matteo Salvini». Autostrade Alto Adriatico è il modello in house che consente di aggirare i paletti comunitari e mantenere sul territorio il controllo delle tratte autostradali, con contestuale rinnovo trentennale della concessione.

Il 29 giugno è arrivato il via libera dell’assemblea al nuovo assetto societario con insediamento di un consiglio di amministrazione a cinque componenti: il presidente Gabriele Fava, fondatore e presidente dello studio legale Fava & Associati, che promette sin d’ora l'impegno della società «per valorizzare al meglio la rete, con l’obiettivo di diventare un asset strategico a supporto dello sviluppo dell’economia del territorio», del vice in quota Veneto Tiziano Bembo e di altre tre nomine Fvg: Zorro Grattoni, Valentina Graberi e Elena Buson Nicolodi. Autovie Venete sarà invece ai titoli di coda nei prossimi mesi, per l’ultima fase del passaggio di consegne (e la costosa liquidazione dei soci privati).

«Passaggio epocale – commenta l’assessore regionale alle Finanze del Fvg Barbara Zilli – per il potenziamento di una rete viaria strategica per il Paese e per l'intera Europa. Anche attraverso questa operazione stiamo portando avanti un lavoro di rafforzamento del Fvg e del Veneto sullo scacchiere internazionale. Un risultato eccezionale – prosegue –, ottenuto grazie alla competenza e all'impegno degli amministratori e dei professionisti della newco cui va il nostro ringraziamento, a partire dalla presidente Anna Di Pasquale». L’uscente, a completamento del suo lavoro, si dice «onorata di avere gestito una partita di grande importanza. Il traguardo raggiunto costituisce uno strumento innovativo per garantire che la concessione autostradale resti nel territorio delle due regioni per trent’anni, preservando le professionalità maturate da Autovie in tutti i suoi anni di storia e che potranno ora proseguire il lavoro con la nuova società».

Non manca l’intervento di Serracchiani, anche in risposta alla nota ministeriale. «Siamo contenti che il ministro Salvini apprezzi il lavoro che abbiamo impostato dal 2017 quando con il ministro Delrio e il presidente Zaia abbiamo avviato la creazione di una società in house interamente pubblica che conservasse la concessione dell'autostrada A4. Finora non sapevamo fosse un desiderio del ministro, ma tanto meglio», le parole della deputata del Pd. Con la firma del verbale di subentro al Mit, il passaggio della concessione è stato già formalizzato. Un Comitato di indirizzo e di coordinamento, composto anche da rappresentanti della Regioni e del Mef, assicurerà il coordinamento con il ministero dei Trasporti. Alla nuova concessionaria il compito di proseguire gli interventi programmativi, del valore di circa 954 milioni, per il completamento della terzia corsia della A4. «Si tratta di un importante risultato – è il commento anche della vicepresidente del Veneto Elisa De Berti – che avvicina al territorio e alle regioni del Nordest la governance di queste importanti rete viarie, vere e proprie arterie vitali per la nostra economia».
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