Arvedi investe ancora in Fvg, nuova commessa per Danieli

Firmato l’ordine per due linee di zincatura da installare entro il 2022 a Servola

Con questo ordine il valore del contratto con il Gruppo di Buttrio sale a 250 milioni

Elena Del Giudice

TRIESTE. La commessa era nell’aria, prevista dal piano di investimenti di Arvedi su Servola, ma oggi è arrivato l’ordine. Acciaierie Arvedi ha infatti commissionato al Gruppo Danieli di Buttrio la fornitura e installazione di due nuove linee per la zincatura a caldo destinate al sito triestino.

Con questo ulteriore contratto complessivamente sale a circa 250 milioni di euro il valore delle commesse assegnate da Arvedi a Danieli, compresi i macchinari destinati al sito di Cremona.

In dettaglio le due nuove linee di zincatura avranno, come “cuore” un forno di notevoli dimensioni - e a basse emissioni - in grado di recuperare il calore generato nel corso della lavorazione e riutilizzarlo per scaldare l’acqua necessaria ad alimentare la zona di pulizia del nastro.

A caratterizzare l’investimento un forte contenuto di automazione e di digitalizzazione, ad esempio sarà un robot ad occuparsi della rimozione delle scorie di zinco superficiali garantendo in questo modo la sicurezza degli operatori, e grazie al sistema Q3 Intelligence, il funzionamento degli impianti sarà costantemente monitorato mentre il sistema di qualità predittiva di Danieli assicurerà un controllo costante di ogni fase de processo per garantire ad una produzione di elevata qualità.

Entrambi gli impianti saranno dotati delle migliori tecnologie disponibili, come previsto dal Green Deal per la riqualificazione dell’area di Servola.

Le linee di zincatura saranno in grado di lavorare 200.000 tonnellate l’anno di bobine di peso superiore a 30 tonnellate, con una velocità di processo che raggiungerà i 200 metri al minuto

L’entrata in esercizio delle nuove linee è prevista per la fine del 2022.

«Questo ordine di Arvedi - spiega Gianpietro Benedetti, presidente del Gruppo Danieli - segna un ulteriore fase di espansione del progetto che sta interessando il sito di Servola e che, sommando anche la zincatura, arricchirà l’offerta di prodotti da proporre al mercato».

Settori di riferimento saranno senz'altro le costruzioni ma anche l’automotive, dove il processo della zincatura della lamiera viene ormai sempre più richiesto. Gli investimenti di Arvedi in Friuli Venezia Giulia, quindi, aumentano, grazie alla visione di un Gruppo, qual è Acciaierie Arvedi, che si sta strutturando per essere in grado di rispondere ad una domanda di acciaio che si stima continuerà ad essere sostenuta anche nei prossimi due anni. Ed è una crescita che - se verrà confermata la scelta di Trieste - si arricchirà di un laminatoio ex novo di Metinvest.

Gli ucraini - che pare abbiano già deciso circa l’opportunità di un investimento da effettuarsi a breve in un’area ritenuta strategica - non hanno invece ancora sciolto la riserva sul “dove” insediare l’impianto, cosa che però dovrebbe avvenire a breve.

Se l’opzione Fvg diventasse realtà, ecco che nascerebbe in questa regione un polo siderurgico di rilievo europeo, in grado di tenere insieme sia la produzione a caldo che a freddo, e completamente green, “scippando” il primato oggi detenuto dalla Lombardia.

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