CiviBank, stop all’assemblea: il Cda vota per la sospensione
Assise “congelata” fino al 31 maggio, data dell’udienza davanti al Tar del Lazio. C’è l’impegno per il suo svolgimento nella prima data utile di giugno

CIVIDALE. Assenze, presenze, astensioni e rinvii... Seduta-fiume il 23 maggio a Cividale del Friuli per il Cda di CiviBank (ultima convocazione alle 19) che alla fine ha approvato una delibera con cui sospende l’assemblea del 25 maggio per 6 giorni, ovvero fino al 31, impegnandosi a riconvocarla immediatamente alla prima data utile che seguirà la decisione del Tar del Lazio. Questo quel che trapela insieme all’esito del voto: delibera approvata a maggioranza con due astensioni (Barchieri e Sala).
La ricostruzione della lunga giornata inizia alle 11, ora in cui era stato convocato il Cda - dopo la notifica avvenuta venerdì dell’accoglimento, da parte del Tar del Lazio, del provvedimento cautelare che ha nei fatti sospeso l’Opa di Sparkasse.
All’ordine del giorno la decisione circa l’assemblea di mercoledì. Dei nove componenti il Cda presieduto da Michela Del Piero - a quanto risulta - mancava Riccardo Illy. Alla prova del voto sull’opportunità di deliberare sulla sospensione e rinvio dell’assise, stante l’astensione di Manuela Barchieri e Franco Sala, sarebbero mancati i voti.
Da qui la sospensione della riunione e la riconvocazione per le 16. Nel primo pomeriggio risultava assente la presidente Del Piero mentre al novero degli astenuti si sarebbe sommato Massimo Fuccaro. Da qui nuovo aggiornamento di seduta per le 19 e Cda chiuso un’ora più tardi con l’approvazione, a maggioranza, della famosa delibera che sospende l’assemblea degli azionisti, chiamata ad approvare il bilancio 2021 e ad eleggere il Cda, fino al 31 maggio, quindi per 6 giorni.

In quella data i giudici amministrativi dovranno decidere se concedere, o rigettare, la richiesta di sospensione cautelare dell’Opa di Sparkasse sino al giudizio di merito rispetto ai ricorsi depositati (due) che - com’è noto - ipotizzano una violazione alla normativa bancaria nazionale e a quella sulle fondazioni bancarie, nella scalata avviata dall’istituto altoatesino, controllato da Fondazione Sparkasse, su CiviBank.
Nel caso in cui il Tar respingesse l’istanza cautelare, il Cda verrà riconvocato per dare immediatamente corso all’assemblea; se invece la dovesse accogliere, beh questo spariglierebbe nuovamente le carte e serviranno nuove valutazioni.
La seduta-fiume di ieri del Cda della banca sconta, evidentemente, l’assenza di compattezza del board. Uno dei due vicepresidenti, Guglielmo Pelizzo, è tra i candidati al Cda di Sparkasse; Franco Sala pare abbia espresso già in passato rilievi rispetto alla scelta di imboccare la via giudiziaria; Manuela Boschieri è entrata nel Cda su indicazione di Finint per seguire l’operazione di aumento di capitale, ha quindi adempiuto al suo compito e non pare intenzionata a schierarsi in questa battaglia; Riccardo Illy invece aveva compiuto una scelta di campo votando a favore della delibera che aveva definito l'Opa “ostile” salvo poi optare per l’adesione; Massimo Fuccaro, manager e docente universitario, pare si sia astenuto durante la votazione di ieri pomeriggio, ma era sulla stessa linea di Del Piero quando si trattò di respingere l’Opa. Andrea Stedile, Alberto Agnoletto e Livio Semolič restano alleati della presidente nella contesa.
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