Cattolica: al via l’opa Generali, grandi soci decisivi si guarda a Buffett e Fondazione del Monte
Il valore del titolo Cattolica a Piazza Affari si è un po' sgonfiato da quanto il consiglio presieduto da Davide Croff ha giudicato congruo il prezzo offerto da Generali garantendo l'adesione con il 12,3% del capitale, rappresentato dalle azioni proprie in portafoglio , e allentando di conseguenza la pressione del mercato per un ritocco all'insù

VERONA. E' partita in sordina l'opa di Generali su Cattolica. Nel primo giorno dell'offerta, che ha tempo per dispiegarsi fino al 29 ottobre, le adesioni (1.444 azioni) si sono fermate allo 0,00083% dei titoli oggetto della proposta d'acquisto. In Borsa le azioni hanno concluso poco mosse (+0,21% a 7,04 euro) mantenendosi sopra il prezzo di 6,75 euro messo sul piatto dal Leone, che della compagnia veronese detiene già il 23,7% del capitale con tre rappresentanti nel Cda e prerogative di governance a tutela dell'investimento, costato finora 300 milioni di euro.
Il valore del titolo Cattolica a Piazza Affari si è un po' sgonfiato da quanto il consiglio presieduto da Davide Croff ha giudicato congruo il prezzo offerto da Generali garantendo l'adesione con il 12,3% del capitale, rappresentato dalle azioni proprie in portafoglio , e allentando di conseguenza la pressione del mercato per un ritocco all'insù.
A decidere l'esito dell'opa saranno le scelte dei grandi azionisti della compagnia veneta, in particolare Hathaway Berkshire di Warren Buffett (6,9%) e la Fondazione Banca del Monte di Lombardia (3,7%). Il gruppo assicurativo guidato da Philippe Donnet, il manager francese sul cui nome è in corso uno scontro campale fra Mediobanca, che spinge per un suo rinnovo come ceo a Trieste, e i soci privati Francesco Gaetano Caltagirone e Leonardo Del Vecchio che chiedono un cambio di passo, ha messo sul piatto 1,2 miliardi di euro per l'offerta su Cattolica.
E ne ha subordinato l'efficacia al raggiungimento del 66,7% del capitale, condizione rinunciabile se il gruppo triestino si assicurerà almeno il 50% più una azione. Nel frattempo, nella partita in corso non solo in Generali ma pure in Mediobanca, non risulta ancora convocato il Cda dell'istituto chiamato ad aggiornare l'ordine del giorno dell'assemblea del 28 ottobre per inserire le richieste di modificare lo statuto arrivate dal primo azionista (col 18,9%) Del Vecchio.
Riproduzione riservata © il Nord Est