Crociere, Alto Adriatico al raddoppio. Venezia inizia la risalita
In tre anni il terminal lagunare ha perso oltre un milione di passeggeri. Ne hanno beneficiato soprattutto Trieste, Ravenna e Chioggia

Da 1,5 milioni di passeggeri a poco più di 240.000 in appena tre anni. A pesare sul crollo del traffico a Venezia non c'è stato solamente il Covid, ma soprattutto il divieto di transito per la navi da crociera nel Bacino di San Marco e nel Canale della Giudecca, introdotto dal governo Draghi nel luglio del 2021.
Un divieto, tanto sacrosanto quanto atteso, adottato per tutelare Venezia e la sua laguna ma che inevitabilmente ha avuto ripercussioni sul sistema crocieristico dell'Alto Adriatico che, proprio a causa dei numeri veneziani, fatica a raggiungere i numeri della fase pre-pandemica.
In un contesto di forte ripresa del traffico crocieristico in Italia, secondo le previsioni Cemar, nel 2023 assisteremo a una crescita del 4% rispetto al 2019 dei passeggeri in imbarco e sbarco nei porti italiani, che arriveranno a quota 12,9 milioni. L'Adriatico italiano perderà invece il 29% di passeggeri, che saranno 800.000 in meno rispetto al periodo pre-pandemico.
Secondo lo studio di "Risposte Turismo" sula traffico crocieristico in Italia nel 2022 il traffico si è concentrato in particolare nelle regioni Liguria (23,5% dei crocieristi e 16,1% delle toccate) e Lazio (23,5% dei passeggeri e 17,1% degli accosti). A seguire, la Campania supera di poco i valori della Sicilia ottenendo il terzo posto in classifica per passeggeri accolti, soprattutto grazie a Napoli.
Le prime tre regioni hanno concentrato il 60% della movimentazione passeggeri e il 48% delle toccate nave. In questa classifica il Friuli-Venezia Giulia si piazza al sesto posto (5,6% dei crocieristi e 4,3% delle toccate nave) e il Veneto all'ottavo posto (2,8% dei crocieristi e 5,4% delle toccate). Si evidenzia invece il risultato dell'Emilia-Romagna, la cui performance è guidata dal porto di Ravenna che ha sfiorato i 194.000 passeggeri, continuando a beneficiare del traffico nel nord Adriatico un tempo indirizzato proprio a Venezia.
Se la stazione marittima di Venezia (inclusa San Basilio) era in grado da sola di ospitare fino a 9 navi da crociera, oggi l'Autorità portuale si è vista costretta a ripensare il settore con il modello degli approdi diffusi. Questi interessano l'area industriale tra Fusina e Marghera ma con grosse limitazione alla navigabilità del canale industriale. Ad oggi si può contare su 4 ormeggi circa, nel futuro si dovrebbe realizzare una nuova stazione marittima sul Canale Nord a Marghera per altre 2 navi.
Nel frattempo, Trieste e Ravenna sono stati scelti come approdi alternativi dai big americani: Norwegian Cruise Line Holdings ha puntato sulla città giuliana, mentre il gruppo Royal Caribbean ha deciso di investire sulla città romagnola. Infine Msc ha aperto alle crociere un nuovo porto, quello di Monfalcone che prima del Covid non aveva mai ospitato una nave passeggeri operativa.
Novità che hanno permesso ai porti del Nordest (Trieste, Venezia, Monfalcone - confermata negli itinerari anche post-pandemia - e la novità Chioggia) di movimentare complessivamente 778mila crocieristi (+191% sul 2021) con 476 toccate nave (+235% sul 2021) con l'area del Nordest che ha accolto il 22% del totale dei crocieristi dell'Adriatico movimentati nel 2022. Nel dettaglio dei singoli porti, Trieste è stato il secondo scalo crocieristico dell'intera area Adriatica con circa 425mila passeggeri movimentati (+216% sul 2021) e 183 toccate nave (+158% sul 2021).
I porti veneti e del FVG sono particolarmente attivi negli investimenti proprio in seguito alle difficoltà di Venezia e sono state previste migliorie a Trieste, poi l'ingresso di Monfalcone e Chioggia. Ora Venezia sta lavorando ad una nuova soluzione all'accoglienza, nel 2027 punta ad un milione di passeggeri. E proprio guardando ai numeri, confrontando le previsioni 2023 di traffico passeggeri con l'anno appena concluso, si notano variazioni positive per tutti porti, tra cui spicca il dato di Venezia (+148%), che prevede di tornare a crescere raggiungendo (quasi) la metà dei passeggeri accolti nel 2019. Grazie al riscontro di oltre 50 porti italiani, ci si aspetta entro la fine dell'anno il superamento della soglia di 12 milioni di passeggeri per tornare ai valori del 2019 e molto probabilmente superandoli, registrando un +33% di passeggeri accolti rispetto al 2022 e +2% in toccate nave.
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