Alla Isap Packaging un flash mob per dire no alla plastic tax

VERONA - “Non è questione di 1 euro, oppure 80 o 50 o anche 20 centesimi: la Plastic Tax, in una qualsiasi delle rimodulazioni di cui si sente parlare in questi giorni, colpisce brutalmente un settore d’eccellenza italiano di cui Isap Packaging fa parte. Per questo” - dichiara Marco Omboni di Isap Packaging, - “anche Isap Packaging aderisce all’iniziativa "Fermi Tutti", fermando il lavoro per un’ora a simboleggiare la possibilità che si fermi per sempre.”
Oggi, in piena tempesta #plasticfree, si potrebbe pensare che Isap Packaging, azienda veronese tra le più importanti d’Italia nella produzione di stoviglie monouso e packaging alimentare in plastica, possa offrire solo spunti negativi. In realtà, già da anni l’azienda sta perseguendo una politica di diversificazione “multimateriale”, e oggi propone una gamma completa di stoviglie monouso realizzate in materiali alternativi alla plastica “tradizionale”.
In ossequio al principio imprenditoriale secondo cui “chi si ferma è perduto”, Isap ha tuttora in corso investimenti tecnologici di portata pluriennale, mirati a dare all’azienda non solo un’autosufficienza produttiva, ma anche una leadership tecnologica nella produzione di stoviglie e packaging ottenuti da fibra di cellulosa, una delle più promettenti materie prime alternative alle plastiche.
Il fatto che Isap Packaging stia realizzando da anni una strategia di diversificazione (l’azienda è stata ad esempio fra le prime a testare le allora sconosciute bioplastiche, a metà anni novanta, e ad inserirle nella propria gamma, dal 2003) non modifica la visione aziendale rispetto all’ondata normativa antiplastica, europea (direttiva “SUP”), nazionale (“plastic tax”) e locale (ordinanze “plasticfree” come quella recentemente adottata dal comune di Verona).
“In Europa e anche in Italia – prosegue Omboni - la dispersione dei rifiuti plastici (e non solo) dipende soprattutto da cattive abitudini d’uso che non possono essere addossate a materiali e prodotti. Grazie (o a causa, a seconda dei punti di vista) alle loro caratteristiche, plastica e prodotti di plastica sono diffusissimi, e il loro uso è in alcuni casi eccessivo: ma la supposta, maggiore sostenibilità ambientale delle alternative monouso, oggi, è tutta da dimostrare: fermo restando che un piatto di plastica non è dotato di gambine che lo portino al mare, ed ignoranza e maleducazione non distinguono tra plastica, bioplastica, carta plastificata e quant’altro”.
Per dire "no" alla tassa sulla plastica, domani, 5 dicembre, flash mob in azienda, iniziativa che vede insieme manager e dipendenti.
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