Agsm Aim, l’ad Quaglino in bilico per l’operazione Compago

Nell’estate Quaglino propone l’acquisto, da parte di Agsm Aim Energy, del 35% delle quote di Compago, società di partecipazioni con sede a Milano che controlla altre realtà nel capoluogo lombardo. Ma la valutazione di 67 milioni alla fine è ritenuta troppo esosa. Da lì i problemi

Edoardo Bus

E’ un probabile ciclone quello destinato ad abbattersi sulla testa dell’amministratore delegato di AGSM AIM Stefano Quaglino nelle prossime settimane. La tentata operazione di acquisto della società commerciale Compago, poi saltata a fronte dell’opposizione del Cda di Agsm Aim Energia prima e della Holding dopo, è destinata a lasciare un segno in negativo.

Allo stato Quaglino, a valle del Consiglio di Amministrazione del 19 ottobre scorso, è stato solo ridimensionato e gli sono state revocate le deleghe alle operazioni straordinarie, ma i bene informati raccontano che la sua posizione è in bilico e l’indagine in corso potrebbe portare a conseguenze per lui ben più pesanti. Ma facciamo un passo indietro per riassumere i fatti.

Agsm Aim è nata il primo gennaio 2021 dalla fusione tra AGSM Verona e AIM Vicenza, partecipata al 61,2% dal Comune di Verona e al 38,8% dal Comune di Vicenza. Con 1,9 miliardi di euro di ricavi, 175,7 milioni di margine operativo lordo, circa 2 mila dipendenti e oltre 860 mila clienti serviti nella vendita di energia elettrica e gas, è una delle principali multiutility nel panorama italiano, con attività ripartite in sei Business Unit.

Nell’estate Quaglino propone l’acquisto, da parte di Agsm Aim Energy, del 35% delle quote di Compago, società di partecipazioni con sede a Milano che controlla altre realtà nel capoluogo lombardo: Compagnia Energetica Italiana, azienda commerciale che non vende a singoli utenti ma ad altre società, Onki e Kwanto, aziende di sviluppo di software.

Nell’intorno del Ferragosto, senza affrontare il tema con il Cda di Agsm Aim, ma solo con quello della Business Unit Agsm Aim Energia, Quaglino muove. Valuta 67 milioni la holding milanese e il 24 agosto il contratto è firmato. L’8 settembre l’Autorità garante per la concorrenza e il mercato pubblica l’avviso dell’acquisizione in corso senza peraltro dare il via libera.

Da quella nota che si innescano dubbi, contrarietà, polemiche. È soprattutto il sindaco di Vicenza Francesco Rucco (Il Comune possiede il 38,8% della società) a invitare Agsm Aim alla prudenza negli investimenti, e con lui le opposizioni, che ricordano le problematiche di rilevare società commerciali nel settore dell’energia in un momento in cui nel mercato energetico in cui si naviga a vista.

Da lì è tutto un franare. All’interno del Cda della holding, il 26 settembre, si esprimono enormi perplessità, al punto che lo stesso all’unanimità sospende la procedura di acquisizione, nominando due advisor esterni (su suggerimento dei vicentini) e dando mandato al consigliere Fabio Sebastiano per una verifica dell’operazione, con una analisi approfondita di tutti i profili.

Ovviamente in Campago non gradiscono e nei giorni successivi arrivano segnali per cui ogni sospensione o interruzione della procedura di acquisto costituirebbe una violazione contrattuale, che aprirebbe la strada a una richiesta danni o a un arbitrato. Ma a Vicenza, dove la notizia ha fatto un gran clamore forse anche per motivi politici, ostentano sicurezza e fanno capire che la valutazione di Compago è ben superiore al reale valore della società.

“Sarebbe come acquistare un monolocale di periferia – dicono - al prezzo di un penthouse nel pieno centro cittadino”. Insomma, si attende la fine della verifica di Sebastiano – che dovrebbe arrivare in un paio di settimane- per decidere il da farsi, ma nuvole nere si addensano sulla testa di Stefano Quaglino.

Nell’attesa il nuovo Sindaco di Verona Damiano Tommasi, pur sollecitato, evita di esporsi, il CDA di Agsm Aim non parla e l’azienda continua con l’ordinaria amministrazione. Ieri è stata inaugurata la nuova illuminazione di Corso Porta Nuova a Verona da Agsm Aim Smart Solutions e inoltre la holding sta valutando la richiesta dei soci Comune di Verona e Comune di Vicenza di destinare gli extraprofitti ad aiuti sulle bollette del gas. Probabilmente si arriverà ad una erogazione da 1,5 milioni, come già avvenne in passato.

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