Consob: multa di 73mila euro alla Popolare di Vicenza

VICENZA. La Consob ha multato con complessivi 73 mila euro il vertice della Popolare di Vicenza al termine di un procedimento disciplinare avviato il 30 luglio 2014 in relazione a "carenze di carattere procedurale nonché condotte operative irregolari relative alla valutazione di adeguatezza" della clientela.
Ad essere sanzionati, come emerge da un supplemento al prospetto di un prestito obbligazionario, sono stati i componenti del cda, del collegio sindacale, il direttore generale e il vice direttore generale della divisione mercati in carica al tempo dei fatti. Quindi: Giovanni Zonin, Marino Breganze, Andrea Monorchio, Giorgio Tibaldo, Paolo Bedoni, Paolo Sartori, Alessandro Bianchi, Vittorio Domenichelli, Giovanni Fantoni, Zeffirino Filippi, Maria Carla Macola, Franco Miranda, Gianfranco Pavan, Fiorenzo Sbabo, Maurizio Stella, Paolo Tellatin, Ugo Ticozzi, Nicola Tognana, Giuseppe Zigliotto, Roberto Zuccato, Giovanni Zamberlan, Giacomo Cavalieri, Laura Piussi, Samuele Sorato ed Emanuele Giustini: questi ultimi due usciti dalla banca in primavera.
È invece ancora in corso - si appura - l'ispezione avviata lo scorso 22 aprile con cui la Consob ha acceso un faro sui presidi volti a gestire il conflitto di interessi della banca nel collocamento di proprie azioni e obbligazioni, sul processo di definizione del valore delle azioni, sulla valutazione dell'adeguatezza degli investimenti della clientela, nonché sulla gestione degli ordini dei clienti aventi ad oggetto la vendita di azioni proprie.
Il 17 novembre si svolgerà un nuovo Cda della Banca. Ma i fari sono tutti puntati sulla seduta del board del 24 novembre. E' questa, la data, secondo indiscrezioni della probabile uscita dalla Banca di Gianni Zonin. Contestualmente alle dimissioni del presidente, secondo le previsioni, il 24 novembre il cda coopterà' l'industriale Stefano Dolcetta e lo nominerà alla presidenza.
Al centro dell'attenzione del Cda del 17 novembre ci sarà invece il percorso di avvicinamento alla quotazione in Borsa, di cui l'ad Francesco Iorio sta illustrando nel dettaglio i particolari ai consiglieri. Il 18, infine, è previsto un nuovo incontro con i sindacati per la gestione dei quasi 600 esuberi del Piano industriale.
La Bce, intanto, ha anticipato alla Popolare di Vicenza l'intenzione di fissare il requisito patrimoniale minimo in termini di Cet1 al 10,25%. Un dato questo, guià contenuto nella semestrale della banca e migliorativo rispetto all’11% richiesto il 25 febbraio 2015. Quanto alla possibile implementazione, entro aprile 2016, di un piano di rafforzamento patrimoniale (capital plan) la Banca precisa che questo è già compreso nell’aumento di capitale di 1,5 miliardi che sarà votato all’assemblea straordinaria dei soci. Oggi il Cet1 della Banca (dato semestrale 2015) segna 6,81%. Al raggiungimento della soglia mancano dunque 3,44 punti.

Dopo che la sezione Lavoro del Tribunale di Vicenza ha deciso di respingere la richiesta cautelativa contro i tre ex manager Sorato, Giustini e Piazzetta a cui la banca ha chiesto 280 milioni di danni, la First Cisl ha inviato una nota in cui spiega che il sindacato ha sempre sostenuto che “la scelta di dare ai clienti prestiti in cambio dell'acquisto di azioni rispondeva - come scritto nella sentenza – “ad una precisa e voluta scelta politica della società” e che “la situazione porta a ritenere che tutti gli organismi della banca ne fossero a conoscenza". “Ribadiamo – ha detto il segretario generale Giulio Romani - il nostro impegno nell'impedire che vengano scaricate sui lavoratori responsabilità gestionali degli organismi deliberativi delle politiche aziendali. Tuteleremo tutti coloro che, a tutti i livelli, hanno operato con compiti meramente esecutivi”.
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