Quando i muri parlano: a Padova 14 nuove opere sul tema del sogno

Al traguardo Super Walls, la quarta Biennale di Street Art. Ventinove artisti da tutto il mondo hanno lavorato con bombolette, vernici e pennelli sulle pareti esterne di scuole, università, edifici pubblici, aziende e abitazioni private. Ecco la mappa e le foto

Giulia Tasca
L'opera di Man-X (Francia) in piazzale Azzurri d'Italia a Padova

Il ticchettio agitato e intermittente di una sfera di nove millimetri che sbatte contro le pareti di un cilindro di metallo segna la sospensione del tempo. Vernice e propellente si uniscono per concepire colori potenti, capaci di sciogliere i confini tra ideale e reale.

Mani sospese, quasi a sfidare la gravità del quotidiano, creano portali per permettere all’immaginazione, ai desideri e ai sogni di celebrare l’eterna vita della speranza.

Da oggi, cittadini e non avranno l’opportunità di accedere a questo universo “metà-fisico” dove l’arte si fa traduttrice di ciò che gli antichi credevano provenire dalle stelle (desiderio, dal latino de-sidera) e sceglie la strada come suo interlocutore.

Volge al termine la IV edizione di Super Walls, la Biennale di Street Art curata dal gallerista e fondatore di CD Studio d’Arte Carlo Silvestrin insieme alla critica d’arte Dominique Stella, che dal 17 maggio scorso ha visto ventinove street artist, realizzare a Padova e in dodici comuni della provincia trentatré nuovi murales ispirati al tema “Il sogno”.

In poco più di due settimane, alcune tra le più affascinanti declinazioni dell’onirico sono state evocate dal loro mondo per fare capolino sulle pareti esterne di scuole, università, edifici pubblici, palestre, supermercati, aziende e abitazioni private, attraverso le opere di artisti provenienti da tutto il mondo: dalla Francia (Vincent Gibeaux, Bagdad, Anna Conda, Daco, David Karsenty, Jace, Man-X e la crew formata da Bagdad, Fortunes, Lélé e Ofet) dalla Spagna (Medianeras e Alberto Montes), dalla Gran Bretagna (Spike Clark), dai Paesi Bassi (JDL), dal Brasile (Mura), dal Canada (Maria-Rosa SZY) e dagli Stati Uniti (Cope2), oltre a talenti italiani (Giulio Masieri, Mrfijodor e Jak_Ventitre) tra cui i più noti esponenti della street art patavina (Any About New York, Boogie.EAD, Shife, C0110, Zero Mentale, Alessio-B, Carolì, Orion e Tony Gallo).

La mappa delle opere

Nel dettaglio

È così che la facciata dell’edificio Inps di via Delù si trasforma in una sorta di ascensore che, con la dolcezza dei caratteristici personaggi (“gouzous”, ragazzetti) dell’artista francese Jace, “piano – piano”, accompagna lo spettatore nelle varie fasi della vita.

L'opera di Jace (Francia) sul palazzo Inps in via Delù a Padova

“L’histoire d’une vie”, racconta in sette quadri, leggibili dal basso verso l’alto, il percorso di ogni essere umano: dalla magia della nascita, alla spensieratezza dell’infanzia, per poi varcare le soglie dell’età adulta, con il lavoro e la creazione di una nuova famiglia e continuando a crescere ancora, senza la possibilità di fermarsi, arriva all’anzianità.

Ma il settimo, non è il quadro dedicato al seppellimento di un’esistenza, bensì un salto in un cielo sconfinato con le ali spiegate e il cuore sospeso. Per l’artista d’oltralpe, il sogno non è evasione, ma consapevolezza resa leggera dalla giusta dose di ironia e da una spinta di sano ottimismo.

Ed è proprio una forza propulsiva verso l’alto quella che sembra attraversare, come una scarica elettrica, il potente murale realizzato da JDL sulla parete esterna della sede dell’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (Inail) di via Nancy.

L'opera di Jdl sul palazzo Inail di via Nancy a Padova

Due donne sospese nel vuoto, due corpi scultorei con i muscoli tesi al punto da essere quasi tangibili alla vista, legati insieme da corde che s’intrecciano in un rapporto di incondizionata fiducia che vede una figura (dotata di ali d’angelo) sorreggere l’altra, fissandola, quasi a controllarne l’incolumità e permettendole così di lasciarsi andare.

Safety first – The dream” è il titolo di un’altra opera realizzata, in questo caso da Giulio Masieri, sull’edificio Inail. Profondamente toccato dal preoccupante incremento delle morti bianche sul lavoro registrato negli ultimi anni, l’artista ferrarese ha deciso di rappresentare il tema della sicurezza in due momenti, utilizzando la facciata dell’ingresso e quella del parcheggio.

L'opera di Giulio Masieri sul palazzo Inail di via Nancy a Padova

I protagonisti sono degli elefanti, ispirati alle creature surreali di Dalí, cha al posto delle gambe presentano delle protesi, simbolo del peso della disabilità e della resistenza umana. A contribuire ulteriormente all’intensità dell’opera è anche l’utilizzo di una speciale tecnica pittorica a base di pigmenti (composti in grado di cambiare il colore della luce riflessa o trasmessa), la stessa dei maestri degli affreschi rinascimentali.

Dal richiamo alla tradizione, si passa alla sperimentazione con l’esplosione di colori con cui Man-X fa tremare di emozione piazza Azzurri d’Italia. Da uno sfondo rosa affiora il profilo di una ragazza affiancato da quello di un lupo dallo sguardo intenso che sembra scandagliare l’orizzonte nell’atto di proteggere la sua compagna.

Le immagini del sogno prendono magicamente vita sul muro, ospitate con disarmante naturalezza dalla realtà. Un azzardo della materia che, paradossalmente, non fa paura, anzi, sprigiona una forza tale da rinvigorire lo spirito di chiunque la osservi. Ed è sempre una figura femminile ad aprire la narrazione dell’opera degli artisti francesi Fortunes, Lélé, Ofet e Bagdad realizzata a Montegrotto Terme sulle arcate del sottopasso di via Campagna Alta.

L'opera di Bagdad, Fortunes è Lélé, Ofet nel sottopasso di via Campagna Alta a Montegrotto

“Le Rêve en Mouvement” è un racconto che, in 800 metri quadri di superficie, descrive quella linea confusa e sottile che separa il sogno dalla veglia.

Tra un maestoso cetaceo che nuota nel il cielo e una mano enorme che sembra emergere senza fiato dagli abissi dell’inconscio appaiono una serie di volti i cui occhi si schiudono gradualmente fino ad arrivare a spalancarsi in un unico, immenso sguardo sul presente.

L'opera del padovano Any sulla palestra comunale di Salboro
L'opera del padovano Any sulla palestra comunale di Salboro

Sono invece lo sport e il gioco a trasformarsi in trampolini di lancio verso la libertà in “Fly me to the moon”, il murale di Any sulla palestra comunale di Salboro, mentre “Imagine” di Alessio-B rende omaggio al canto di pace di Lennon con una violinista assorta nel dialogo con il suo strumento.

L'opera di Alessio-B in via dei Colli a Padova

Tony Gallo sceglie invece una cabina elettrica di Saccolongo per “organizzare” un appuntamento romantico che profuma di timidezza e aspettativa.

L'opera di Tony Gallo sulla cabina Enel di via Mattei a Saccolongo
L'opera di Tony Gallo sulla cabina Enel di via Mattei a Saccolongo

“Ti stavo aspettando” è il preludio di un amore carico e silenzioso come una risata sul punto di esplodere. Queste e altre sono le emozioni che “vi aspettano” sui muri di Padova.

Al Modigliani arriva il leggendario Cope2

Un tag storico, “Modì”, campeggia oggi su uno dei muri del liceo artistico Modigliani di Padova. Questa volta non si tratta solo dell’acronimo affettuoso con cui i ragazzi si riferiscono al loro istituto: è il segno di un incontro straordinario tra generazioni e culture, quello tra gli studenti del liceo e Cope2, leggenda vivente della street art, tra i protagonisti di Super Walls 2025.

Gli studenti del Modigliani al lavoro sul muro del loro liceo
Gli studenti del Modigliani al lavoro sul muro del loro liceo

Nato nel Bronx e attivo fin dal 1979 sui vagoni della metropolitana di New York, Cope2 è considerato uno degli ambasciatori dei graffiti newyorkesi e ha contribuito notevolmente al loro riconoscimento come forma d'arte a sé stante con il suo stile colorato e istintivo. «Stanno facendo un ottimo lavoro», ha detto l’artista durante la combo con gli studenti. «Imparano in fretta con le bombolette. Quando finiranno, interverrò io per rifinire: sarà una fusione tra il loro stile e il mio».

Un’occasione formativa irripetibile, come sottolinea la dirigente scolastica Giovanna Ferrari: «Abbiamo molti ragazzi impegnati in laboratori di street art in convenzione con comuni e con il dipartimento di Economia dell'Università di Padova, nell’ambito di un progetto Pnrr. Questo evento rappresenta quindi una preziosa opportunità per confrontarsi con artisti di fama». Il consiglio di Cope2 ai giovani? Diretto e autentico, come le sue lettere: «Fate sempre del vostro meglio, seguite il cuore. Non preoccupatevi di quello che fanno gli altri: l’arte ha stili diversi in tutto il mondo. Create il vostro».

A Conselve il sorriso di Maria-Rosa SZY

Un grande sorriso dai colori vibranti illumina il muro dell’istituto Comprensivo Tommaseo di Conselve: è l’opera realizzata da Maria-Rosa SZY Szychowska, artista polacco-canadese, per Super Walls 2025. Dietro questo volto, c’è molto più che talento tecnico: c’è un messaggio di cura, empatia e speranza.

L’artista polacca Sikowska al lavoro sul muro dell’Ic Tommaseo
L’artista polacca Sikowska al lavoro sul muro dell’Ic Tommaseo

L’artista ha scelto infatti di dedicare il murale all’associazione Giocaconilcuore, realtà padovana che dal 2014 porta il sorriso nei reparti pediatrici attraverso la clown-terapia. Con un segno pittorico morbido e fortemente emotivo, Sikowska cattura la gioia pura dell’infanzia, rendendo omaggio a chi ogni giorno, con il naso rosso o la divisa da supereroe, trasforma la sofferenza in gioco.

L’impegno dell’artista non si ferma alla parete: Szychowska ha annunciato la realizzazione di una versione grafica dell’opera e la relativa donazione dei diritti d’uso a Giocaconilcuore. L’associazione potrà così utilizzare l’immagine per divise, stampe e materiali dedicati alla raccolta fondi.

Super Walls 2025 conferma anche in questo tipo di collaborazioni la propria vocazione sociale: ne è un esempio anche il laboratorio attivato a Fontaniva, dove un gruppo di adolescenti e di minorenni inoccupati, coinvolti in un percorso di avvicinamento alla street art e all’educazione civica, ha contribuito alla realizzazione di un murale donato al Comune. Un’opportunità concreta di crescita e inclusione, in cui l’arte diventa strumento di partecipazione attiva.

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