Sapore di sale e conti amari: per una giornata in spiaggia si spendono più di 200 euro

Analisi dettagliata dei costi per una famiglia (di tre persone) tra le località balneari più frequentate del Fvg e Veneto: ombrelloni, parcheggi, pasti e consumazioni in crescita nel 2025

Edoardo Di Salvo, Katia Bonaventura, Giovanni Cagnassi

Dai lidi friulani fino al litorale veneziano, l’estate 2025 segna un nuovo record nei costi per trascorrere una giornata al mare. A Lignano, Grado e Jesolo, i rincari toccano quasi tutte le voci: noleggio di ombrelloni e lettini, ristorazione, bevande, e perfino il parcheggio. A spingere verso l’alto i listini sono l’aumento dei costi di gestione e una stagione segnata dal maltempo, che ha compresso il numero di giornate buone, concentrando l’afflusso nei fine settimana.

Il risultato è un conto che, per una famiglia di quattro persone, varia dai 170 euro di Lignano ai 250–300 euro di Jesolo, passando per i circa 140–150 euro di Grado, a seconda delle scelte di consumo. Considerando queste tre località, il costo medio stimato per una giornata al mare si attesta attorno ai 220 euro per una famiglia, cifra che include viaggio, parcheggio, postazione in spiaggia, pasti, bevande e piccoli extra. Per chi viaggia da solo, la spesa può oscillare dai 90 ai 120 euro.

Se da un lato i gestori sottolineano come la domanda resti sostenuta, almeno nei periodi di punta, dall’altro i bagnanti lamentano prezzi alti soprattutto nei bar e nei ristoranti, con spritz oltre i 5 euro, gelati confezionati a 4 e piatti di pesce che superano facilmente i 15–20 euro. L’afflusso non sembra però crollare del tutto: la domanda resta alta nei fine settimana, mentre si registrano cali infrasettimanali e una maggiore ricerca di alternative più economiche, come le spiagge libere. Ma vediamo nel dettaglio. 

Lignano: tra rincari moderati e consumi mirati

A Lignano una giornata tipo per un singolo visitatore può superare i 90 euro, mentre per una famiglia di quattro persone la spesa sfiora i 170. Il calcolo parte dai costi di viaggio (consideriamo circa 12 euro a tratta da Udine, tra carburante e pedaggi) e prosegue con il parcheggio a 8 euro, la colazione a 3,30 euro, il noleggio di un ombrellone in terza fila a 26 euro (in prima fila si passa dai 29 ai 32 nei weekend) con due lettini inclusi, acqua a 4 euro per una bottiglia da 1,5 litri e un pranzo leggero attorno ai 17–18 euro a persona. Aggiungendo un gelato e un aperitivo, il conto sale rapidamente.

E i costi? I gestori ammettono aumenti del 3–5% rispetto al 2024, legati soprattutto al costo del salvamento, cresciuto del 30% in un anno. Alcune attività segnalano un calo delle presenze a luglio, in parte compensato da un giugno positivo, ma nel complesso la domanda resta sostenuta. Anche chi gestisce attività accessorie, come il noleggio di canoe e pedalò, ha ritoccato i prezzi dopo anni di tariffe ferme, citando l’aumento dell’affitto degli arenili.

Nonostante ciò, l’osservazione diretta di un venerdì di alta stagione mostra parcheggi disponibili e diversi ombrelloni liberi, segno che la stagione non ha ancora raggiunto i picchi del passato. Il quadro generale resta quello di un turismo presente ma più attento alle spese, con consumi mirati e una crescente attenzione ai costi complessivi della giornata.

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Una coppia durante la pausa caffè in un bar della zona di Pineta

Grado : ampia offerta, ma prezzi in salita

Ma spostiamoci nella vicina Grado. Qui il primo ostacolo è il parcheggio: trovare un posto gratuito è un’impresa rara, e la soluzione più comune è la sosta in zona verde a 7 euro al giorno. Una volta raggiunta la spiaggia, va aggiunto il ticket d’ingresso: 3 euro per gli adulti e 1,50 per i bambini.

L’offerta balneare è molto ampia, e spazia dalle formule economiche della “Smart Beach” (17 euro per un ombrellone e due lettini) fino alle zone più esclusive come il Settimo Cielo o la spiaggia “Sissi”, dove tende private, lettini maxi, servizi di idromassaggio e assistenza personalizzata possono costare fino a 80 euro al giorno. La postazione media si colloca attorno ai 35 euro.

La ristorazione segue logiche di prezzo molto diversificate: si può acquistare un trancio di pizza per 3,50 euro o spendere oltre 10 euro per un piatto semplice. Lo spritz Aperol in spiaggia è spesso venduto a 6 euro, mentre i gelati confezionati sfiorano i 4 euro. I gestori difendono i listini, ricordando che l’aumento ha riguardato solo alcuni prodotti e che l’offerta di servizi è stata ampliata, con nuove aree gioco per i bambini e miglioramenti delle strutture.

Per una famiglia, una giornata a Grado si colloca attorno ai 140–150 euro, includendo viaggio, sosta, ingresso, postazione, pasti e bevande. I frequentatori abituali, molti dei quali abbonati stagionali, continuano a popolare l’arenile, ma non mancano le richieste di ulteriori servizi per le fasce di età intermedie, come gonfiabili o campetti vicini alla riva.

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Relax sotto l’ombrellone nel comprensorio Git di Grado. Foto Bonaventura

Jesolo è la meta più cara del Nordest

Jesolo si conferma una delle località più onerose per le famiglie. Una giornata tipo per quattro persone può variare dai 250 ai 300 euro, soprattutto se include attività extra e pasti completi. Il viaggio in auto, con carburante e pedaggi, costa tra i 40 e i 50 euro, il parcheggio tra i 7 e i 10 euro, e l’ombrellone con due lettini dai 25 ai 40 euro, a seconda della fila. La colazione per tutti supera i 16 euro, mentre il pranzo veloce in chiosco o pizzeria si aggira attorno agli 80 euro complessivi.

A questi si aggiungono le bevande (acqua a 2–2,50 euro la bottiglietta), eventuali noleggi di pedalò (20 euro l’ora) e gelati (10 euro per la famiglia). Chi prolunga la permanenza fino a cena deve considerare altri 120–130 euro.

Il sindaco Christofer De Zotti sottolinea che, pur con prezzi alti, le spiagge restano competitive rispetto ad altre mete italiane, e che la montagna può risultare persino più cara. Tuttavia, osserva come le famiglie abbiano ridotto la frequenza delle giornate al mare, concentrandole in uno o due appuntamenti al mese. La stagione, complice un meteo instabile, ha visto prenotazioni spesso all’ultimo minuto, segno di un turismo sempre più condizionato da fattori esterni e dall’attenta valutazione dei costi.

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La spiaggia di Jesolo

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