Febbre, dimissione e un tragico epilogo: la morte della piccola Ludovica che scuote la sanità del Veneto
Tutta la vicenda della bambina morta a Borgo Valbelluna sabato 15 novembre tra le braccia dei suoi famigliari a causa di una meningoencefalite batterica, dopo essere stata dimessa dal pronto soccorso pediatrico di Feltre

Portata in ospedale venerdì 14 novembre per una febbre alta e difficoltà respiratorie, Ludovica Nessenzia, 2 anni, era stata visitata e dimessa poche ore dopo dal Pronto soccorso pediatrico di Feltre. Tornata a casa, il suo stato è precipitato fino alla morte, avvenuta il giorno seguente tra le braccia dei genitori.
L’autopsia ha accertato una meningoencefalite batterica da pneumococco, mentre il pediatra che firmò la dimissione è ora indagato per omicidio colposo. La famiglia chiede verità e il caso accende un faro sulle carenze della sanità provinciale e veneta.
Va in ospedale per la febbre alta e viene dimessa l’indomani

Sintomi come da forte influenza, febbre alta, il passaggio in ospedale e la dimissione all’indomani. Poi l’irreparabile: la morte nel weekend.
È la via crucis della bimba di Borgo Valbelluna, mancata sabato 15 novembre tra le braccia dei suoi famigliari. Le sue condizioni si sono aggravate al punto da superare la soglia di non ritorno per cause sanitarie.
La tragedia che si è consumata nel weekend ha colpito una giovanissima famiglia che vive poco fuori l’abitato di Mel, nel Comune di Borgo Valbelluna. Una tragedia che ha spezzato la gioia immensa della nascita di un fratellino, il secondo figlio avuto dalla giovane coppia.
Ludovica da alcuni giorni sembrava accusare una forma febbrile decisamente invasiva: forse influenza, almeno così lasciavano intendere raffreddore e febbre alta; forse qualche altra patologia da approfondire. Considerato l’aggravarsi delle sue condizioni, i genitori hanno deciso di fare un passaggio in ospedale: così venerdì notte hanno portato la piccola al Santa Maria del Prato di Feltre.
La bimba è stata visitata al Pronto soccorso pediatrico. Quindi la dimissione, il giorno seguente: sarebbero stati tre i medici a firmarla, probabilmente quanti hanno avuto il caso fra le mani. Dunque il ritorno a casa, apparentemente in condizioni che non meritavano il ricovero. La bambina, però, si è aggravata inesorabilmente nel pomeriggio dello stesso sabato ed è deceduta. (Cristina Contento)
L’appello dei genitori: «Diteci cos’è successo»

Fiocchi azzurri in fila sulla recinzione e appesi alle grondaie del sottotetto: sono la speranza di papà Renzo e mamma Martina, due mesi dopo la nascita del fratellino. Una bellissima e vivace ragione di vita, quando erano passate solo poche ore dalla morte della bambina di due anni.
«Vorremmo sapere perché è morta la nostra Ludovica, poi faremo tutte le necessarie considerazioni. Per il momento non possiamo che limitarci a quello che purtroppo è successo. Venerdì sera l’avevamo portata all’ospedale di Feltre, perché non stava bene, ma ce la siamo anche riportata a casa. Poche ore dopo è morta tra le nostre braccia e non sappiamo perché».
Pediatra indagato per la morte di Ludovica: il medico era al lavoro e ha firmato l’uscita
Un pediatra è indagato per la morte di Ludovica. È il medico dei bambini, che si trovava in servizio, nella notte tra venerdì e sabato, all’ospedale Santa Maria del Prato di Feltre. E si è occupato della bimba di Borgo Valbelluna, visitandola e poi firmando la sua dimissione, alcune ore dopo, con terapia antibiotica e aerosol.
La Procura della Repubblica di Belluno lo accusa del reato di omicidio colposo e sta per recapitargli l’avviso di garanzia con il capo d’imputazione provvisorio redatto dal pubblico ministero titolare del fascicolo Claudio Fabris.
La piccola aveva senza dubbio la febbre alta, ma per un normale virus influenzale è qualcosa che può capitare a tutti i bambini, tanto più quelli che frequentano un asilo nido e, dunque, sono particolarmente esposti al contagio. Ludovica deve aver sofferto di qualcos’altro di molto più grave e allora è giustificato il dubbio dei suoi genitori sull’opportunità di mandarla a casa, tanto più con le difficoltà respiratorie che manifestava.
Chi è il pediatra indagato: un medico gettonista di 76 anni
Pediatra gettonista in pensione, il medico indagato per omicidio colposo è straniero. Classe 1949, ha esercitato a lungo in Italia e non ci sono discussioni da innescare sulle sue competenze, sia in generale che specialistiche.
I genitori della piccola non si sono capacitati del fatto che il medico abbia deciso per la dimissione, dopo che avevano avuto le netta sensazione che la visita fosse stata troppo veloce, di fronte a sintomi come febbre alta e difficoltà respiratorie. Il medico ha fatto tutto quello che doveva fare o ci sono state delle negligenze? Il medico di base aveva ipotizzato un virus influenzale, da curare con il paracetamolo e Ludovica era un codice bianco, al triage del Pronto soccorso pediatrico, ma gli esami previsti sono stati eseguiti?
Ludovica è morta di meningoencefalite: il pediatra non doveva dimetterla
Perché è morta Ludovica? A ucciderla è stata una meningoencefalite batterica da streptococco pneumoniae. Una malattia infettiva rara del sistema nervoso causata dal batterio Streptococcus pneumoniae, che di norma appartiene alla flora batterica, che abita nella mucosa nasofaringea.
E’ il risultato più evidente dell’autopsia eseguita nel pomeriggio del 20 novembre dal medico legale Antonello Cirnelli.
Il consulente di fiducia della Procura della Repubblica di Belluno si è preso tutto il tempo necessario per scrivere la consulenza completa, ma la causa principale del decesso della piccolissima paziente della Pediatria di Feltre è senz’altro questa.
La diagnosi aggrava la posizione del pediatra. Non può essersi accorto della meningoencefalite in atto e chi ne capisce sostiene che Ludovica Nessenzia avrebbe dovuto essere trattenuta in ospedale, idratata e curata con una terapia antibiotica ad ampio spettro. Il medico è indagato per omicidio colposo e non dovrebbe mancare il nesso causale tra il suo comportamento e la morte della bimba.
Il comitato per la salute di Belluno: «Mandate gli ispettori all’Ulss, doveva essere ricoverata»

«Mandate gli ispettori all’Ulss». L’appello non arriva dall’uomo qualunque, turbato per la morte di una bambina di due anni, ma da Guido Trento dei Comitati per la Salute.
L’ex onorevole e consigliere regionale per tre legislature è da sempre un difensore dei piccoli ospedali bellunesi e conosce il problema come pochi altri. Il fatto che Ludovica Nessenzia sia deceduta, dopo una visita fatta all’ospedale Santa Maria del Prato di Feltre, lo sorprende fino a un certo punto. E non è strano nemmeno che a dimettere la piccola dalla Pediatria sia stati un medico gettonista di 76 anni, al di là della sua nazionalità.
L’addio a Ludovica nella chiesa di Mel

Non si capisce cosa ci faccia Ludovica su un’epigrafe. Per di più, la sua epigrafe. Eppure è davvero lei, con i suoi occhioni, una cascata di capelli biondi e il suo dolcissimo sorriso.
Indossa maglietta bianca con i cuori e pantaloni scuri scelti insieme alla mamma Martina, mentre dice a tutti dei suoi funerali di mercoledì 26 novembre, alle 14.30, nella chiesa arcipretale di Mel. Dopo la messa, la piccola di due anni riposerà nel cimitero di Marcador, insieme agli altri bimbi morti prematuramente.
Ci sarà senz’altro tanta gente a salutare quella che, da una settimana in qua, è diventata un po’ la figlia di tutti i genitori di Borgo Valbelluna. Magari non la conoscevano, prima che sabato scorso volasse via, ma ci hanno messo meno un istante ad amarla.
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