Porto di Trieste: la città in piazza per il presidente "decaduto"

TRIESTE. Una manifestazione in piazza dell'Unità d'Italia a Trieste per ribadire che «il presidente non si tocca». È quanto stanno organizzando i lavoratori del porto del capoluogo regionale per chiedere il ritorno di Zeno D'Agostino alla guida dell'Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico orientale, destituito dalla carica dopo una pronuncia dell'Anac.
L'appuntamento in piazza - confermato durante una conferenza stampa - è fissato per sabato alle 12. L'auspicio, ha affermato uno dei rappresentanti dei portuali, Stefano Puzzer, è «che tutti i lavoratori, le sigle che li appoggiano e i triestini siano presenti. Il presidente non si tocca - ha ribadito - ha dato lavoro a tanti cittadini e ha rilanciato il porto di Trieste. In questi cinque anni grazie al presidente Zeno D'Agostino e il segretario generale Mario Sommariva nessuno ha perso il posto di lavoro ma ce ne sono stati 300 in più . Non sarà ora lui a perderlo».
La manifestazione è sostenuta dalle sigle sindacali Filt Cgil, Uil Trasporti, Fit Cisl, Ugl Mare e Usb. «L'opera fatta da D'Agostino è fondamentale, ha portato dignità al porto di Trieste», ha osservato Paolo Peretti (Filt Cgil). «Il suo lavoro è sotto gli occhi di tutti, ma c'è ancora tanto da fare», ha aggiunto Marco Rebez (Uil Trasporti).
«Il futuro di Trieste passa attraverso il porto», ha precisato Sasha Colautti (Usb). Il sostegno a D'Agostino è stato dimostrato anche dalla politica di diversi schieramenti. «Sabato farò in modo di esserci anch'io», ha detto il sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza. Ad annunciare la sua presenza è stato anche il commissario straordinario dell'Authority, Sommariva: «In piazza - ha assicurato - ci sarò eccome».
«È molto difficile far capire all'estero cosa è successo» con la destituzione di Zeno D'Agostino dalla presidenza dell'Autorità di Sistema portuale del Mare Adriatico orientale. «Siccome l'autorità che ha emanato questo provvedimento si chiama 'Anticorruzionè, all'estero si aspettano che alla base di questo provvedimento ci sia un profilo corruttivo, invece non c'è nulla di tutto questo. Da questo punto di vista c'è un danno di immagine non tanto di una persona, ma di una città, di un porto, di una comunità, di un Paese. Un danno enorme». Ha detto il commissario straordinario dell'Authority, Mario Sommariva, rispondendo a una domanda sulle reazioni dei partner stranieri dopo il pronunciamento dell'Anac.
«Per fortuna - ha precisato Sommariva a margine di un incontro a Trieste - non abbiamo avuto avvisaglie, salvo alcune richieste di chiarimenti. C'è il sostegno della Camera di commercio italo tedesca; la società Obb ha espresso sua solidarietà. Finora stanno arrivando solidarietà e testimonianze di stima e riconoscimento di quello che è ampiamente noto in città e all'estero: un uomo che ha lavorato con molta energia per promuovere lo sviluppo del porto di Trieste. Mi auguro che pur nella difficoltà di andare a spiegare all'estero cosa è successo, arriverà la verità, che si traduce bene».
Per quanto riguarda il Governo, ha concluso, «credo stia lavorando su norme considerate dalla stessa Anac farraginose, di incerta applicazione, complesse, non chiare. Mi pare una situazione che sono convinto si risolverà bene».
Riproduzione riservata © il Nord Est