Fiammata di Atlantia in Borsa sulla trattativa in esclusiva con Cdp per Autostrade

A Cassa viene concesso un «periodo di esclusiva» fino a domenica 18 ottobre. Per il giorno successivo è già fissata la nuova riunione del board di Atlantia che sarà dunque chiamata a valutare l'eventuale offerta di Cdp
La sede di Autostrade durante il consiglio di amministrazione di Atlantia, Roma, 22 agosto 2018. ANSA/ANGELO CARCONI
La sede di Autostrade durante il consiglio di amministrazione di Atlantia, Roma, 22 agosto 2018. ANSA/ANGELO CARCONI

TREVISO. Atlantia accelera ancora a Piazza Affari, con il titolo che balza del 10,2% a 14,61 euro per poi archiviare la seduta al 9,1%. A spingere gli acquisti è l'esclusiva concessa a Cdp per rilevare della quota dell'88% di Autostrade per l'Italia, che allontana il rischio di una revoca della concessione e di una lunga battaglia legale con il governo.

La conferma della trattativa è arrivata ieri sera con una nota stampa della holding controllata da Edizione dei Benetton.

«Il Consiglio di amministrazione di Atlantia ha confermato la propria disponibilità a valutare un'eventuale proposta da parte di Cassa Depositi e Prestiti (CDP) - unitamente ad altri investitori nazionali e internazionali - per un possibile accordo, relativo all'acquisto dell'integrale pacchetto azionario (pari all'88,06%) della controllata Autostrade per l'Italia, idoneo ad assicurare l'adeguata valorizzazione di mercato della partecipazione medesima» recita la nota.

Nel comunicato si sottolinea che «tale ipotesi è aderente alla lettera inviata da Atlantia al Governo lo scorso 14 luglio ed in linea con le deliberazioni del consiglio di amministrazione». A Cassa viene dunque concesso un «periodo di esclusiva» fino a domenica 18 ottobre. Per il giorno successivo è già fissata la nuova riunione del board di Atlantia che sarà dunque chiamata a valutare l'eventuale offerta di Cdp.

Atlantia ha anche già in calendario nelle prossime settimane anche l'appuntamento del 30 ottobre, quando è convocata l'assemblea degli azionisti per votare il processo 'dual track' portato avanti fino ad ora. Che si fosse aperto qualche spiraglio nella trattativa era apparso evidente negli ultimi giorni, quando Atlantia e Cdp hanno riallacciato i contatti, con interlocuzioni a vari livelli.

Il confronto ripartito tra Atlantia e Cdp, potrebbe prevedere la costituzione di una cordata che vedrebbe in campo anche il fondo americano Blackstone e il fondo australiano Macquaire accanto alla Cassa di Palermo.

Questa strada della cessione dell'intero 88% di Atlantia a Cdp e investitori istituzionali di suo gradimento è una delle due opzioni già previste dagli accordi del 14 luglio (l'altra era la scissione). La situazione è però ancora molto fluida e i prossimi giorni saranno decisivi per capire l'esito dei negoziati. Di fronte agli ultimi sviluppi, tuttavia, dal lato di Cassa si registra una certa cautela, soprattutto in considerazione a come si sono svolte le trattative fino ad oggi, ma trapela la disponibilità a risedersi al tavolo per senso di responsabilità.

Questo nuovo spiraglio arriva dopo lo stallo della scorsa settimana, quando Aspi ha comunicato al Mit di accettare l'atto transattivo, ma senza l'articolo 10, che vincola l'efficacia dell'atto al passaggio della concessionaria sotto il controllo di Cdp.

Nel frattempo il Governo attende e predispone tutti gli atti nell'eventualità di dover procedere con la revoca. La procedura, ha spiegato nei giorni scorsi la ministra dei trasporti De Micheli, prevede in primis un atto dirigenziale, firmato dal dirigente vigilanza concessioni, seguito da un decreto interministeriale (Mit e Mef). Serve anche un decreto legge per la gestione temporanea della rete, per dare il tempo di spacchettare la tratta e mettere poi a gara come previsto dalle leggi vigenti.

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